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All'ospedale Ca' Foncello la chirurgia estetica è in 3D grazie alla realtà virtuale

L'ospedale di Treviso è sempre più tecnologico grazie all'acquisto dei servizi offerti dall'azienda svizzera Crisalix. Ora, con gli occhiali per la visione in 3D, il paziente potrà vedere in anteprima sul proprio corpo gli effetti dell'intervento estetico a cui si sottoporrà

TREVISO Scordatevi i bozzetti con cui i chirurghi estetici in passato mostravano ai pazienti i possibili effetti sul loro corpo degli interventi estetici a cui si sottoponevano. Oggi infatti l'estetica è diventata tecnologica e, grazie all'azienda svizzera Crisalix (con sede a Losanna), l'ospedale Ca' Foncello di Treviso è stato il primo ospedale d'Italia a dotarsi della realtà virtuale per aiutare pazienti e chirurghi nell'affrontare al meglio la fase preparatoria agli interventi.

Crisalix - Ca' Foncello

Da circa un anno, infatti, anche presso il nosocomio trevigiano è possibile usufruire dei visori 3D per avere, direttamente e virtualmente sul proprio corpo, una panoramica tridimensionale degli effetti degli interventi estetici previsti con il proprio medico curante. Se prima potevano esserci dei dubbi su come sarebbe potuta risultare una mastoplastica additiva o riduttiva, o ancora una liposuzione, ora grazie alla realtà aumentata tutto questo è passato e in pochi minuti e senza alcun rischio si può già avere una panoramica completa del proprio 'corpo futuro'. Apripista per l'utilizzo di questo sistema innovativo a favore del paziente è stato il Primario Giorgio Berna, coadiuvato dal Dott. Francesco Dell'Antonia, dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica dell'Ulss 2 Marca Trevigiana.

Il reparto diretto dal Dott. Berna, afferente al Dipartimento di Chirurgia, si propone infatti di correggere e riparare i difetti morfologico-funzionali o le perdite di sostanza di svariati tessuti (cute, sottocute, fasce, muscoli ecc.) sia congenite, che secondarie a traumi, neoplasie o malattie degenerative, mentre i principali campi di interesse sono la chirurgia mammaria, volta al ripristino morfologico del seno in tutti i suoi aspetti, sia post oncologico che estetico, la chirurgia oncologica del volto, la paralisi del facciale, la chirurgia postbariatrica e la chirurgia della palpebra. E Crisalix si propone di migliorare proprio questo tipo di servizi, il tutto seguendo l'evolversi tecnologico del nostro secolo. Un servizio, tra l'altro, consigliato anche dall'AICPE (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica) per la sua sicurezza e trasparenza, oltre che per la comunicazione associata all'offerta.

 Guilherme Augusto de Souza, lei è l'Area Manager che ha propiziato l'accordo tra la sua azienda e il nosocomio trevigiano. Che ci può dire di preciso in merito a Crisalix quindi?

“Crisalix è un azienda innovativa unica e che nasce nel 2011 a Losanna, in Svizzera, per creare un tool che permetta alle pazienti di chirurgia plastica ed affini di avere un idea quanto più precisa del possibile risultato dell’intervento. Il tutto con device a disposizione di tutti, a costi ragionevoli e senza strumenti hardware dedicati"

Un'azienda internazionale che propone un prodotto innovativo nella chirurgia plastica, ma di cosa si tratta esattamente?

“Si tratta di un simulatore 3D - 4D con realtà virtuale, per chirurgia plastica, chirurgia estetica, ricostruttiva e maxillofacciale. In poche parole, i medici utilizzatori tramite un un semplice iPad, ed in meno di 1 minuto, possono ottenere il prospetto 3D della paziente o del paziente che hanno di fronte e da qui simulare poi l’intervento. Sia esso per il seno, scegliendo quindi una determinata protesi di un particolare produttore, sia essa una rinoplastica, un lifting, una liposuzione o molto altro ancora. In pratica, ci si domanda sempre come possa apparire la paziente dopo l’intervento e con Crisalix è possibile rispondere a questo quesito"

Niente più disegni a mano da parte del chirurgo quindi, ma quali i reali vantaggi? E i rischi?

“I vantaggi sono diversi, sia per il medico che per la paziente, tuttavia a mio avviso ne risalta uno: la sicurezza. Crisalix permette al medico ed alla paziente di dialogare e quindi comprendersi molto meglio durante la visita, permettendo alla paziente di avere una nozione molto più chiara su quello che può succedere ed al contempo al medico di capire i suoi desideri e spiegarle i limiti del suo corpo. Rischi invece non vi sono: Non c'è difatti alcun contatto con il paziente e si tratta in ogni caso di una simulazione: si avvicina in maniera impressionante alla realtà, ma non è mai una garanzia di risultato. Nessuno può infatti prevedere ciò che succederà poi in sala operatoria"

Le donne a cui offrite questo servizio, una volta testato, si ritengono soddisfatte?

“In realtà, soprattutto negli ultimi anni, si riscontra un notevole aumento dell’interesse per queste pratiche da parte degli uomini ed ovviamente Crisalix si adatta ad ambi i sessi. Per quanto riguarda la soddisfazione, i dati parlando chiaro: oltre il 95% delle pazienti dimostrano un elevato tasso di soddisfazione ed è facilmente comprensibile. Le faccio un esempio: se va comprarsi un abito, dopo averlo visto sul manichino, lei subito lo indossa, lo prova e si guarda allo specchio. Perché questo? Per capire se si sente a proprio agio e se apparirebbe bene in pubblico. Ecco, Crisalix è il suo camerino virtuale"

L’ospedale di Treviso è però il primo in Italia a fornirsi del vostro strumento, che normalmente viene usato perlopiù da privati. Come mai?

“L’equipe di Chirurgia Plastica di Treviso ancora una volta si distingue per lungimiranza. Hanno valutato l’aspetto psicologico dei pazienti e la possibilità di migliorare l’educazione dei giovani chirurghi. Spesso, infatti, una paziente di ricostruzione mammaria si trova ad affrontare un percorso molto arduo non solo dal punto di vista fisico per i diversi interventi a cui viene sottoposta, ma anche psicologico in quanto molte volte nemmeno riescono a ricordarsi come erano prima. Con Crisalix, e la visione del possibile dopo, affrontano il percorso in maniera più consapevole ed in un'ottica più ottimistica. I giovani chirurghi poi, con il supporto visuale, riescono meglio a capire le indicazioni del primario ed analizzare i casi grazie alle nostre rilevazioni volumetriche alle analisi etc. Per quanto riguarda il Ca' Foncello di Treviso vorrei inoltre ringraziare il Direttore Generale Francesco Benazzi in quanto ha compreso prima di tutti l'importanza della nostra innovazione ed ha fatto il possibile per esserne un pioniere in un Paese che spesso non vede di buon occhio l'innovazione"

La tecnologia è in continua evoluzione...state già pensando a qualcosa di nuovo da proporre al pubblico?

“Diverse, molte, troppe innovazioni. La nostra difficoltà è infatti quella di gestire la crescita e gli enormi passi che la tecnologia compie ogni giorno. Nel 2011 siamo partiti fornendo simulazioni 3D con tre semplici foto standard, solo per l’aumento mammario. Nel 2017 copriamo invece il 93% degli interventi, forniamo la realtà virtuale durante e post visita, offriamo una community 3D e molto altro ancora. Per il futuro abbiamo poi alcune priorità a breve scadenza ed altre a lungo termine…tutte però ovviamente top secret"

Per concludere, cosa risponderebbe ad una donna in dubbio sulla utilità o meno del vostro prodotto?

“Le chiederei solo se durante una visita preferirebbe vedere come cambia il suo corpo, ovvero scegliere la tipologia di intervento basandosi unicamente su riviste, foto di altri pazienti e disegni fatti al momento senza nessuna logica matematica. A mio avviso la visita tra il paziente ed il medico è estremamente cruciale ed è fondamentale che i due lati si capiscano totalmente, per una scelta trasparente e sicura”

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