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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giornate Fai di primavera: in Veneto oltre 45 luoghi aperti al pubblico

Sabato 24 e domenica 25 marzo, il Fondo Ambiente Italiano aprirà al pubblico oltre mille luoghi in tutta Italia, generalmente non visitabili. Ecco cosa vedere a Treviso e dintorni

TREVISO Palazzi della politica solitamente inaccessibili, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, colonie marine abbandonate, luoghi dello sport e della produzione, chiese e monumenti che svelano spazi sorprendenti.

Le aperture delle Giornate FAI di Primavera, sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, raccontano con la loro straordinaria varietà un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Un Paese che ritrova la propria identità in un evento festoso e rassicurante che supera gli schieramenti e fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, bene comune di ogni italiano. Le emozioni che ci uniscono sono il desiderio e la passione di scoprire le tante facce della bellezza che ci circonda: per questo il FAI invita tutti a partecipare a questa grande festa italiana, vivendo la gioia di sentirsi parte di un popolo con solide radici che in questo modo rafforza il filo che lo lega. Nessun evento collettivo è tanto ricco di entusiasmo e di tolleranza, nulla come le grandi code davanti ai nostri monumenti simboleggiano con più forza questa unione al di là dei propri convincimenti. C’è un’Italia che invita e un’Italia che partecipa: l’energia dei cinquantamila volontari del FAI attraversa la Penisola da nord a sud alle isole e spinge la gente a scoprire, negli oltre 1000 i luoghi aperti al pubblico, i tanti frammenti di una stessa identità.

Le due giornate saranno aperte a tutti, ma un trattamento di favore verrà riservato agli iscritti FAI – e a chi si iscriverà durante l’evento sostenendo la Fondazione con partecipazione e concretezza. A loro saranno riservati ingressi esclusivi visite esclusive, corsie preferenziali ed eventi speciali, perché iscriversi al FAI è un gesto civile e al tempo stesso un beneficio: conviene a se stessi e fa bene all'Italia. A Treviso e in provincia gli edifici visitabili saranno: il Teatro delle Voci, situato nel quartiere di San Liberale, è una vera e propria “palestra per lo spettacolo” dove le voci della sperimentazione e della didattica trovano piena espressione. Dal 2013 la gestione del Teatro delle Voci è dichiaratamente orientata allo sviluppo e alla progressione della musica più impegnata e raffinata. Uno studio di registrazione tutto da scoprire. A Paese da non perdere la Pieve di San Giorgio martire a Postioma. L'edificio si trova sul tracciato dell'antica via Postumia. E' un elegante edificio la cui costruzione risale al 1778 sullo stesso sito della precedente chiesa medievale. Di spettacolare effetto tridimensionale sono gli ovali monocromi raffiguranti le tre virtù teologali e i 4 riquadri con gli evangelisti. All'interno della chiesa si trovano un pregevole fonte battesimale, sicuramente anteriore al XVI sec., e due pale molto interessanti sugli altari laterali. A testimoniare l'amicizia fra il parroco Monico e l'artista Canova, alla morte di quest'ultimo, durante la traslazione della salma da Venezia a Possagno in questa chiesa fu ospitata la veglia funebre il 16 ottobre 1822. Sempre a Paese si trova anche il terzo e ultimo edificio visitabile nel fine settimana, vale a dire il palazzo Tassoni a Postioma. L'edificio, nell'aspetto sostanzialmente uguale all'attuale, appare già nella mappa di Iseppo Cumana del 1686. G. Cagnin lo fa risalire però già al XIV secolo come sede del priore dell'ospedale dei SS. Pietro e Paolo. Affrescato in gran parte del piano terra e al "piano nobile". Gli affreschi della parete sud sono i più antichi e vengono attribuiti alla scuola di Tomaso da Modena operante nel trevigiano intorno al 1350, si tratta di una teoria di Santi entro finte architetture gotiche. Il palazzo è dotato di barchesse con un interessante affresco ottocentesco raffigurante la Beata Vergine del Carmine. All'interno del palazzo sono custodite tele e stampe del XVIII e XIX secolo. Un edificio imperdibile e ricco di storia.

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