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Giorgio Lago, quindici anni fa l’addio a uno dei più acuti interpreti del "modello veneto"

Nella ricorrenza dell’anniversario, il 13 marzo 2020, l’Associazione Amici di Giorgio Lago ricorda il celebre direttore ed editorialista

Il 13 marzo 2020 ricorre il quindicesimo anniversario dalla morte di Giorgio Lago (Vazzola, Treviso 1 settembre 1937 - Castelfranco Veneto, Treviso 13 marzo 2005), per molti anni direttore de "Il Gazzettino" ed editorialista di "Repubblica": l’Associazione Amici di Giorgio Lago, promotrice del Premio Giorgio Lago Juniores - Nuovi talenti del giornalismo che quest’anno riparte con una formula rinnovata coinvolgendo gli studenti dei licei veneti e premierà i “cronisti di domani” a Castelfranco Veneto il prossimo 21 maggio, ha voluto ricordare il celebre giornalista caricando sul proprio sito https://www.associazioneamicidigiorgiolago.it/ una selezione dei suoi più interessanti articoli, un patrimonio di circa 1.500 pezzi suddivisi per anno, dal 1963 al 2005.

Si tratta di contributi che spaziano dallo sport - di cui Lago si occupa nel primo ventennio della propria carriera - all’analisi politica, da argomenti internazionali a temi tipicamente veneti - che lo attraggono a partire dagli anni Ottanta -, e vanno a comporre un eccezionale archivio da oggi a disposizione di chiunque vogli approfondire quale fosse la visione di Lago su un determinato tema. Perché una caratteristica degli articoli del giornalista trevigiano è senza dubbio la lungimiranza e la capacità di analisi valutando le ricadute future dei fenomeni che in oltre quarant’anni hanno il Veneto, l’Italia, il mondo.

Giorgio Lago inizia la propria carriera nel 1963, alla redazione di Supersport a Milano, che in quegli anni era la capitale mondiale del calcio con il Milan di Rocco e l’Inter di Herrera, passando poi a Tuttosport. Nel 1968, torna in Veneto, a Venezia prima e poi a Mestre, per fare l’inviato de Il Gazzettino, del quale diventerà caporedattore del settore sport. Dal 1963 al 1984 segue gli avvenimenti anche non sportivi in cinquanta paesi, raccontando quattro Olimpiadi e cinque Campionati del Mondo di calcio e trascorrendo diversi mesi all’estero come inviato speciale. E’ testimone di eventi storici come la partita Italia - Germania nel 1970, l’attentato terroristico alle Olimpiadi di Monaco nel 1972, la vittoria italiana della Coppa Davis nel 1976 nel Cile di Pinochet, le medaglie di Nadia Comaneci alle Olimpiadi di Montreal nel 1976 e il trionfo azzurro ai mondiali di Spagna del 1982. 

Il 20 giugno 1984 subentra a Gustavo Selva alla direzione de Il Gazzettino: in 12 anni di direzione Il Gazzettino di Venezia raddoppia le copie vendute e diventa il settimo quotidiano nazionale. Nel frattempo Lago sente la necessità di approfondire la questione dell’identità veneta, della quale diventa uno dei massimi studiosi e divulgatori. Nel 1996 lascia il Gazzettino e diventa editorialista del gruppo L’Espresso - Repubblica, per il quale scrive interventi che spaziano dallo sport alla politica, dalla cultura all’economia, sempre ampiamente seguiti e commentati dalla corrispondenza dei lettori.

Tutti gli scritti di Lago, dai primi articoli degli anni Sessanta per le testate sportive agli ultimi fondi per il Gruppo l’Espresso, talvolta accompagnati dalle bozze dattiloscritte e annotate, sono conservati al Centro Studi Regionali Giorgio Lago dell’Università di Padova, insieme alla corrispondenza manoscritta e dattiloscritta scambiata da Lago con politici, giornalisti, mondo economico, amici, al materiale relativo a convegni, seminari e altri eventi a cui partecipò come relatore, al materiale di varia natura (fonti, documenti interni, querele, ecc.) relativo al quotidiano Il Gazzettino, che diresse dal 1984 al 1996.

Da quest’anno Giorgio Lago viene anche ricordato attraverso un riconoscimento a lui dedicato completamente rinnovato: si tratta del Premio Giorgio Lago Juniores - Nuovi talenti del giornalismo, promosso dall’Associazione Amici di Giorgio Lago con il patrocinio dell’Università degli Studi di Padova e del Centro Studi Regionali Giorgio Lago, e rivolto agli studenti dei licei veneti, che vengono invitati a riflettere e a produrre un articolo giornalistico su una tematica che Lago affrontò. Quest’anno l’argomento proposto è “Da Chernobyl a Fukushima: il pericolo nucleare visto dai diciottenni”. La premiazione avverrà il 21 maggio al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, Treviso.

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