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Giovedì, 25 Aprile 2024
Blog Monastier di Treviso

La musica ringrazia la sanità in prima linea e omaggia gli anziani davanti alla casa di riposo

A Monastier, davanti alla casa di riposo, omaggio in musica di Roby Facchinetti, Vittorio Matteucci e dell'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta dal Maestro Diego Basso con i camici bianchi veneti e lombardi insieme

Oltre 400 persone, rigorosamente distanziate e con mascherina, hanno assistito ieri sera (giovedì 3 settembre 2020) davanti al Centro Servizi per gli anziani “Villa delle Magnolie” di Monastier al concerto/testimonianza in onore della sanità in prima linea durante l’emergenza Covid-19. A seguire l’evento, attraverso una telecamera collocata nelle loro camere, anche i 180 ospiti del Centro Servizi in rappresentanza di tutti i nonni d’Italia, la categoria più fragile e più colpita dal Covid-19. A Villa delle Magnolie fortunatamente il virus non è entrato ma le norme rigide alle quali sono ancora sottoposti tutti gli anziani delle case di riposo sta loro precludendo una vita sociale fatta di amici e parenti che sono ancora costretti ad incontrare attraverso un divisorio di plexiglass.

Un evento organizzato da Sogedin di Monastier e fortemente voluto da Gabriele Geretto amministratore delegato della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier e dalle altre realtà del gruppo del Presidente Massimo Calvani: il Centro Servizi “Villa delle Magnolie”, il micronido “la Casa sull’Albero” e il park Hotel “Villa Fiorita” di Sogedin Hotel di Monastier. Sul palco, insieme, si sono esibiti Roby Facchinetti che a conclusione dell’evento ha cantato il brano simbolo dell’emergenza di Bergamo “Rinascerò Rinascerai”, il maestro Vittorio Matteucci e l'Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana diretta dal Maestro Diego Basso ed il tenore Luca Minelli. E poi le commoventi testimonianze, tra un brano e l’altro, degli operatori sanitari in prima linea dell'ospedale Ca’ Foncello di Treviso, dell’Ospedale Covid di Jesolo con i colleghi del “Giovanni XXIII” di Bergamo, struttura duramente colpita dal coronavirus e del Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di Monastier. 

Concertone

Due complessi ospedalieri, quelli di Monastier e Bergamo, contraddistinti da destini diversi. Nella cittadina lombarda il Covid-19 ha lasciato un segno indelebile su un’intera popolazione; a Monastier il virus è stato arginato garantendo al Presidio Ospedaliero “Giovanni XXIII” di essere considerato Covid free hospital. Un “gemellaggio in musica” tra le due strutture che portano lo stesso nome e che, con gli altri ospedali operano ogni giorno con gli stessi principi: quelli della salvaguardia e della tutela dell’essere umano. Sul palco la musica come segno di rinascita ma anche come segno di rispetto nei confronti delle tante vite spezzate nei giorni bui dell'emergenza. Sono stati suonati brani come Poeta, Domani, Pierre, Uomini Soli interpretate da Roby Facchinetti, o Le Cattedrali, Mi Mancherai, Caruso cantate da Vittorio Matteucci, ma anche il Nessun dorma interpretato dal tenore Luca Minelli. Commovente il momento iniziale, quando, subito dopo i saluti del sindaco di Monastier Paola Moro, è stato suonato l’Inno di Mameli. Sullo sfondo prima le immagini drammatiche delle terapie intensive e dei camion militari che a Bergamo trasportavano le vittime fuori dagli ospedali e poi le immagini di gioia, gli applausi che hanno caratterizzato i momenti della fine dell’emergenza.

Tra un brano e l’altro le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona l'angoscia, la paura di quei tristi momenti, di chi ha messo a repentaglio anche la propria vita per salvare quella del prossimo, i sanitari dell'ospedale “Giovanni XXIII” di Bergamo: il Dottor Stefano Fagiuoli Direttore del Dipartimento di Medicina e la dott.ssa Lauretta Rota Responsabile del Dipartimento Emergenza Urgenza e Area Critica.  Sul palco il Prof. Carlo Agostini Direttore Dipartimento di Medicina Interna Ospedale Ca'Foncello e la dott.ssa Lorena Zanin Coordinatrice Medicina Interna 1 e Dipartimento di Medicina Interna sempre dell’Ospedale trevigiano; in rappresentanza dell’Ospedale Covid di Jesolo (Ve) il Dottor. Fabio Toffoletto Direttore Dipartimento di Area Critica, Pediatrica ed adulta e Don Eros Pellizzari sacerdote dell'Ospedale di San Donà che durante il Covid si è trasferito a quello di Jesolo per assistere gli ammalati. E poi, a fare gli onori di casa, il dottor Maurizio D’Aquino Primario di Medicina del Presidio Ospedaliero Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier con il dottor Flavio Ogniben Direttore del Centro Servizi per gli Anziani “Villa delle Magnolie”. A portare la sua testimonianza anche Bruno Crosato in rappresentanza della Protezione Civile Ana che di recente è stato insignito dal presidente Sergio Mattarella del titolo di cavaliere proprio per il lavoro svolto durante l’emergenza.

Tutti hanno ricordato ad una società, ancora purtroppo distratta, che il Covid è ancora presente e solo attraverso un comportamento rispettoso delle regole da parte di tutti, potremmo stanarlo e definitivamente sconfiggerlo. «Fin dai primi giorni dell’emergenza -fa sapere Gabriele Geretto amministratore delegato della Casa di Cura Giovanni XXIII di Monastier che attraverso Sogedin ha organizzato l’evento- era nel nostro cuore dare una giusta dimostrazione di gratitudine a questi eroi che stavano combattendo contro il virus. L’abbiamo concretizzata oggi attraverso la musica che va al di là di qualsiasi parola.  Un evento che non è stato solo un concerto, ma la dimostrazione che l'umanità, la partecipazione e la condivisione possono sovrastare qualsiasi cosa, anche il Covid, che ci ha piegato ma non ci ha abbattuto».

Presenti anche il direttore Generale dell’Aulss 2 Francesco Benazzi, il direttore generale dell’Aulss 4 Carlo Bramezza e il prefetto di Vicenza Pietro Signoriello. Con loro anche numerose rappresentanze dei comuni trevigiani, di Jesolo ma anche autorità militari, religiose e i rappresentanti del mondo economico e bancario e del mondo dell’associazionismo, dello sport e del volontariato con gli Amici del Trodetto, le donne del Trifoglio Rosa di Mestre, di Cafè Coraggio e il presidente del comitato Melograno Daniele Furlan. Partner sensibili dell’iniziativa Elettro Automazioni di Meolo, Operamed di Limena, Termoidraulica Voltarel di Candelù, Lima Corporate di Udine e l’impresa Edile Tecno Costruzioni di Meolo.

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