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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Premio Parise ai giornalisti che hanno raccontato l'emergenza Coronavirus

I vincitori dell'edizione di quest'anno sono Alessio Lasta e Corrado Formigli, giornalista e conduttore di Piazzapulita. I giovani studenti coinvolti in una scuola di reportage

Un percorso segnato dalla pandemia quello dell’edizione 2020 del Premio Parise, prestigioso riconoscimento giunto alla sua quarta edizione. Stravolto nella sua forma consueta a causa dei disastri provocati dal Covid-19 è proprio da qui che il Premio riparte per ridefinire i suoi contorni: i promotori (i Comuni di Salgareda, Ponte di Piave e Treviso e la Regione Veneto) hanno infatti deciso di sottolineare il ruolo fondamentale che l’informazione ha svolto durante la pandemia con un premio istituzionale in “edizione speciale” assegnato ad un lavoro particolarmente significativo di un reporter.

La scelta è caduta all’unanimità su Alessio Lasta giornalista di Piazzapulita che con i suoi reportage dagli ospedali, dalle case di riposo, “dal fronte” ha documentato con rara sensibilità lo straordinario lavoro del personale sanitario nella gestione dell’emergenza concentrandosi anche sulle emozioni e rendendo visibile ciò che non era apparso ancora nella sua gravità. Documenti esemplari, in perfetta sintonia con lo spirito parisiano, che hanno fatto il giro del mondo. Immagini destinate a far parte della memoria collettiva. Si è deciso inoltre di dare un riconoscimento (una targa) al giornalista Corrado Formigli conduttore del programma Piazzapulita per il corpus dei reportage messi in onda nel corso della pandemia che sono diventati un punto di riferimento ineludibile per comprendere la gravità dell’evento in tutte le sue componenti. Una seconda targa verrà consegnata all’ordine dei Giornalisti del Veneto per l’azione capillare d’informazione svolta dai media regionali. Una terza targa su base provinciale andrà al direttore generale dell'Ulss 2 quale riconoscimento per lo straordinario impegno durante la pandemia di tutto il personale medico e paramedico operante nella Marca.

La cerimonia di premiazione si terrà al teatro comunale "Mario del Monaco" di Treviso, sabato 26 settembre. La serata avrà un tono particolarmente sobrio nel rispetto della drammaticità degli eventi che abbiamo vissuto. Sarà un percorso tra idee ed emozioni. L’evento avrà inizio con l’omaggio a Parise attraverso la lettura di brani di articoli scritti per il Corriere della Sera a metà degli anni ‘70: veri e propri sguardi sulle trasformazioni italiane osservate da un “irregolare”. «Su molti di quei pezzi si è depositata poca polvere - spiega Antonio Barzaghi, segretario e direttore artistico del Premio - in quanto, libero da condizionamenti ideologici, Parise ci regalava un giornalismo moderno, fenomenologico, frutto del suo acuto senso di osservazione della realtà. Le drammatiche vicende che hanno colpito di recente l’intera umanità li rendono decisamente attuali: la salute, la libertà personale di movimento, il benessere non possono considerarsi scontati; certezze acquisite sono state spazzate via all’improvviso. Proporre quindi all’attenzione considerazioni dello scrittore veneto è un invito alla riflessione morale, categoria di pensiero alla quale la pandemia ci ha riportato con severità». Molto spazio verrà dato anche alla premiazione degli studenti che hanno frequentato la scuola di Reportage iniziata a febbraio nel Complesso Museale di Santa Caterina a Treviso a poche ore dalla notizia del primo caso di contagio da Coronavirus in Italia. Le lezioni si sono spostate online grazie alla tenacia dei ragazzi e della loro tutor, lisa iotti, giornalista di Presadiretta di Rai 3 che li ha seguiti assieme alla collega Eleonora Tundo, coordinati dall'ideatrice del corso maria Rosaria Nevola. Le scuole che hanno partecipato al corso sono l’Istituto Tecnico Riccati, l’istituto Palladio, il Liceo Duca degli Abruzzi e il Liceo Artistico, tutti di Treviso. Anche il lavoro dei ragazzi verrà presentato il prossimo 26 settembre, cinque reportage dedicati a temi di grande attualità: l’epidemia da Covid-19, il diario sulla vita delle persone durante la quarantena, gli aspetti di carattere psicologico con interviste a personalità di elevato spessore del mondo scientifico, i motivi della crisi dei negozi sul nostro territorio ampliatasi con l’arrivo dell’epidemia, un reportage sul virus Hiv e infine il lavoro che ogni giorno svolge la cooperativa “Talking Hands” di Treviso.

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