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Raccolta di funghi porcini: il campione assoluto è un trevigiano

Si è concluso con successo, nonostante le condizioni meteorologiche sfavorevoli, il primo contest nazionale di ricerca del fungo porcino che si è svolto sabato e domenica a Foza, sull’Altopiano di Asiago 7 Comuni

VICENZA Alla fine il prezioso bottino è rimasto in Veneto. Sul podio del primo Contest nazionale di ricerca del Fungo Porcino, organizzato da Altopiano eventi in collaborazione con il Comune di Foza, è salito Luca Miotti di Castelfranco Veneto, Treviso, che ha raccolto 1471 grammi di funghi porcini. Al secondo posto con oltre la metà del racconto del vincitore, 655 chilogrammi di funghi raccolti, Ivan Minati, originario di Grigno, Trento, Massimo Tognazzo, di Vigonovo, Venezia, si è classificato terzo con 591 chilogrammi raccolti. In totale sono stati raccolti 9 kili di porcini sui 15 piantati durante la notte e i 25 naturali presenti in bosco.

Oltre ai funghi “naturali”, sono stati piantati porcini autoctoni acquistati da rivenditori locali. Il campo di gara è stato delimitato e personale qualificato ha svolto attività di sorveglianza per verificare che tutto si svolgesse così come richiesto dal Regolamento di gara. Il contest è stato creato proprio per favorire forme di turismo rispettose dell'ambiente, perché per partecipare era necessario possedere il permesso di raccolta, rispettare tutti i comportamenti consoni al caso. Trecento i visitatori alla mostra micologica, allestita al Museo di Foza, con la guida del famoso micologo di fama internazionale Fabrizio Boccardo che ha svelato alle famiglie e al pubblico i segreti delle 150 specie di funghi. Circa ottanta le persone che hanno prenotato la cena a base di funghi preparata dallo chef Gian Marco Munari del ristorante Hotel Alpi e dallo chef Daniele Omizzolo del ristorante Monte Fior di Foza.

Nillo Omizzolo del ristorante Monte Fior: «Il nostro obiettivo era di emozionare il pubblico attraverso un menu capace di dare ampio spazio ai funghi, inseriti all’interno di una cucina della tradizione, ricca di valori, capace di esprimere i sapori della nostra terra».

Vanni Gheller del rifugio Malga Ronchetto: «Una grande soddisfazione percepire l’adrenalina tra i gareggianti prima della gara e poi partecipare all’emozione dei vincitori e allo sconforto di chi ha perso  È una manifestazione sana, pulita che può contribuire a far conoscere il nostro bellissimo territorio e la sua ricchezza oltre il confine del Veneto».

Un evento che ha richiamato anche pubblico esterno, favorendo l’incoming e il pernottamento nelle strutture in un periodo di bassa stagione. Gianni Munari, del Ristorante Alpi: «Siamo soddisfatti della risposta del pubblico  il tentativo di legare la passione con i funghi con la tradizione culinaria del nostro territorio è stata una scelta vincente».

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