I Radiofiera festeggiano 30 anni di carriera: all'attivo sei dischi in studio e oltre mille concerti, cui si aggiungono album live, una raccolta, innumerevoli collaborazioni e un ep in edizione limitata con le canzoni della Grande Guerra.

Un anniversario a dir poco speciale che la band ha deciso di festeggiare insieme ai fan, annunciando un 2022 ricco di iniziative e sorprese. Al teatro comunale "Mario Del Monaco" la presentazione ufficiale in compagnia del sindaco Mario Conte e di tanti amici storici della band. L'incontro è stata l'occasione per raccontarsi e suonare dal vivo due canzoni di grande effetto: "El vento portarà" (video sopra) cover in trevigiano del leggendario successo dei Noir Desir, "Le vent nous portera" e il cavallo di battaglia "Me ciamo fora". Gli inizi risalgono agli Anni '80, nel quartiere periferico di Fiera. Dalle ceneri dei Circle, Ricky Bizzarro e Bepi Fedato scrivono e suonano rock in una stanza del vecchio asilo Maria Bertilla, in Prato Fiera. Presto arriva “Piova”, una ballad elettrica e disincantata in dialetto veneto, che li rende famosi in tutta Italia e apre le porte al contratto con la Sony: “la scrissi di getto, quasi vergognandomi di aver usato il dialetto” confessa oggi Bizzarro. Il rock in dialetto veneto segnò invece la cifra stilistica dei Radiofiera: una formula che sdoganava una lingua non più macchiettistica, ma funzionale al racconto di una terra consacrata al lavoro, trasformata da ambizioni e capannoni, indulgente con i conformisti, spietata con gli infedeli. «Un dialetto poetico e mai volgare» ha spiegato il frontman.

Le iniziative

Il trentennale della band sarà soprattutto nel segno della musica: l'8 marzo è stato pubblicato il nuovo video “Ocibei”, realizzato dal videomaker Mauro Lovisetto e tratto dall'album "De chi situ ti?". Il calendario dei concerti per la prossima estate è in fase di definizione: la prima data sarà il 28 aprile a Cassola, in provincia di Vicenza, ma lo spettacolo "Radiofiera 30" è pronto a girare il Nord Italia per tutta l'estate. Non mancheranno le sorprese: in ogni data, infatti, la band ha annunciato che ospiterà ex componenti e amici musicisti per suonare le loro canzoni più celebri. In autunno sarà la volta della mostra multimediale patrocinata dal Comune di Treviso con foto d’archivio e video inediti, letture, incontri e session musicali. Associato alla mostra, i Radiofiera stanno preparando inoltre un progetto editoriale esclusivo: un libro fotografico ricco di storie, volti e aneddoti per raccontare con parole e immagini l’ambiente in cui si è mossa la band in questi 30 anni.

Radiofiera 30

«Trent'anni di rock sono un atto di resistenza - conclude Ricky Bizzarro - li celebriamo perché fare il lavoro del musicista, in una terra come la nostra, è stato visto per tanto tempo come un’anomalia, una stravagante attività improduttiva. Fare l’artista, qui, negli anni ‘80 e nei primi ‘90, non poteva essere un mestiere, ma solo un hobby. Noi invece sognavamo in grande, ambivamo a trasformare le nostre fatiche e passioni in professione, volevamo ci fosse riconosciuta una nostra dignità. Per molti della mia generazione, fare musica significava trovare un rifugio, scappare dalle cose brutte che succedevano a Fiera, dall’eroina o dalla violenza quotidiana. E poi in tour in tutta Italia, a suonare rock e a cantare in dialetto veneto a Napoli, in Sicilia, ovunque. Persone impauriste da un clima politico diviso, scoprivano un altro volto del Nordest, si riconoscevano in quel che facevamo. Ecco allora che il tour, la mostra, il libro, non sono più solo il racconto di una band per appassionati del genere, ma la storia di un’evoluzione sociale, di una scena musicale, di un’epoca: tratteggiamo ritratti complessi, singolari universali, figli della nostra poetica. Credo che oggi sia giunto il momento della riconciliazione, la dicotomia Veneto-produttivo/artisti-contro si rivelata fuorviante, si tratta di due espressioni della medesima storia. Le iniziative Radiofiera 30 delineeranno l’identità di un luogo e di un tempo comune».

«Ci tenevo particolarmente che i 30 anni dei Radiofiera iniziassero nel salotto della cultura di Treviso, il teatro comunale Mario Del Monaco, ed eccoci qui - ha aggiunto Mario Conte, sindaco di Treviso - sono orgoglioso che una band del nostro territorio, che fa musica rock e canta in dialetto veneto, abbia tagliato un traguardo così importante e ottenuto numerosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Altri di questi 30 anni!».