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Venerdì, 19 Aprile 2024
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I cento anni di nonno Cesare in una tesina scolastica

Vive da solo con la moglie a Castelminio di Resana e ha ancora tanta passione per la sua terra. Domenica grande festa per il secolo di vita

100 anni e una grande passione per la sua terra che continua a falciare con la vecchia “falsa” così la chiama nonno Cesare che domenica prossima 19 luglio raggiungerà l'importante traguardo di un secolo di vita. È ancora in gamba e vive con la moglie Giulia, di 94 anni, a Castelminio di Resana. Si sono sposati esattamente 70 anni fa, il 30 novembre del 1949. “Ho combattuto la seconda Guerra mondiale e sono stato prigioniero nel campo di concentramento di Algeri” racconta ancor oggi ai suoi 22 tra nipoti e pronipoti. Storie di guerra che ora si leggono nei libri ma che nonno Cesare ha vissuto e che ha ancora ben vive nella sua memoria; storie di vita vera, quasi irreali “Per non morire di fame si mangiava anche erba, corteccia degli alberi e topi” scrive una nipote nella sua tesina d'esame di terza media dopo aver sentito i racconti del nonno.

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Un altro ricordo indelebile di nonno Cesare, tanto da raccontarlo spesso a chi va a trovarlo, è quello di quando, durante la prigionia in Algeria, una guardia lo costrinse a stare al sole con due pesanti pietre in mano e se le avesse fatte cadere la guardia l’avrebbe fucilato. Nonno Cesare non fece cadere le pietre!! Dopo la liberazione, nel ’46, tornò in Italia ma, prima di rientrare a casa, fece tappa a Padova per andare a ringraziare di persona l’allora Padre Leopoldo perché le parole, dell’oggi Santo, che gli aveva detto prima di partire, durante la confessione, lo avevano protetto "Vai tranquillo segui quanto ti ho detto e porterai a casa la pelle”.

Tesina

Ancora oggi nonno Cesare è molto devoto a San Leopoldo; lui e tutti i suoi familiari. Domenica 19 luglio ci sarà una festa nell' ampio giardino dove abitano nonno Cesare e nonna Giulia. Sarà presente anche il sindaco del paese. È organizzata dai suoi nipoti e pronipoti che per l'occasione hanno scritto, per invitarlo alla festa di compleanno, anche al presidente Luca Zaia. Purtroppo il presidente non ci sarà ma nei giorni scorsi ha inviato una bellissima lettera di auguri che leggeranno domenica a voce alta, come piace a nonno Cesare.

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Naturalmente i nipoti fanno sapere che verranno rispettate tutte le norme di distanziamento sociale e chi si avvicinerà al nonno dovrà avere la mascherina. «Gli anziani sono le persone più fragili in questo periodo e anche il nonno, pur essendo in ottima salute, deve essere tutelato perché vogliamo che stia con noi ancora per tanto tempo. Ha ancora tante cose da raccontarci…”- fanno sapere i nipoti - Non vogliamo però togliergli la gioia di festeggiare un momento così importante. Anche perché non è escluso che voglia sfidare qualcuno a “ falsar a spagna come che se fasea ai bei tempi».

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