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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sole Luna Doc Film Festival: anticipata all'estate l'edizione 2020

Previste ad agosto quattro serate a Treviso per la rassegna internazionale di cinema documentario

“Giovani” e “Archivi” le parole chiave di quest’edizione che si presenta in una formula inedita: in presenza ed online. Tre le sezioni fuori concorso: l’omaggio al regista statunitense Robert Kramer, “Sguardi Doc Italia” con alcuni tra i documentari italiani più interessanti dell’ultimo anno e “Sicilia Doc” che insieme a Tënk promuove i giovani registi del CSC. Al via, lunedì 6 luglio da Palermo, la XV edizione di Sole Luna Doc Film Festival, la rassegna internazionale di cinema documentario che apre ogni anno l’estate palermitana e che dal 2014 viene replicata anche a Treviso. L'edizione 2020 si svolgerà in una veste del tutto inedita: in presenza ma anche online con la “proiezione” in streaming di tutti i film in concorso. Il tradizionale appuntamento autunnale dell’edizione trevigiana, intitolata dallo scorso anno “Sole Luna Sguardi Doc”, sarà invece anticipato all’estate per consentire proiezioni all’aperto e una maggiore sicurezza rispetto ai rischi della pandemia. Quattro serate a fine agosto e cinque appuntamenti nelle cantine del prosecco per continuare la tradizione della rassegna “Cinema in cantina”, sostenuta dal Consorzio di Tutela del Prosecco Doc, main sponsor del festival dal 2014, ed offrire una lunga estate all’insegna del "Cinema del Reale".

“Per la prima volta riusciamo ad unire le due edizioni di Sole Luna Doc Film Festival e i due pubblici grazie ad internet e nonostante le difficoltà di questo particolare momento storico che attraversiamo” dicono i direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura. Sul sito www.solelunadoc.org il pubblico trevigiano potrà assistere a tutte le proiezioni dei film in concorso, comprese 13 anteprime nazionali,  mentre ad agosto potrà assistere “in presenza” ad una selezione dei proposti a Palermo. “Giovani” e “Archivi” sono le parole chiave del Festival di quest'anno pensato dai direttori artistici Chiara Andrich e Andrea Mura, dalla presidente Lucia Gotti Venturato e dalla direttrice scientifica Gabriella D’agostino. Sguardi diversi per ripartire dopo il tempo sospeso della pandemia. Da una parte, i giovani, i loro sogni e il coraggio nelle lotte per la libertà di opinione e per i diritti umani. Dall’altra, gli archivi con le immagini e i ricordi del passato, per ritrovare cosa abbiamo perso per strada e cosa può servirci oggi per ripartire.

I FILM IN CONCORSO

In concorso quest’anno, 12 lungometraggi e 13 corti. Film su questioni di attualità come le proteste dei giovani di Hong Kong contro la legge sull’estradizione nel cortometraggio “Comrades” di Kanas Liu, (Hong Kong China 2019, 15’), ma anche su storie minime che aprono una finestra sul rapporto tra adolescenza e periferie nelle nostre città come nel film “La nostra strada” di Piero Li Donni che racconta le giornate di quattro tredicenni del quartiere palermitano della Zisa, alla fine della scuola dell’obbligo. Il film, appena premiato al Biografilm di Bologna, sarà proiettato in anteprima regionale al Sole Luna Doc Film Festival e per la prima volta dal vivo e alla presenza dei protagonisti del film. Lo sguardo delle nuove generazioni, tra paure, sogni e speranze, diventa la lente privilegiata per raccontare battaglie personali e collettive in angoli diversi del mondo: dall’Asia centrale, con la première “Ayana” di Aidana Topchubaeva, storia di una bambina del Kirghizistan che vuole far parte della squadra di kok boru (lo sport nazionale dei guerrieri), all’Oceano Indiano con “Another paradise” di Oliver Magis (Belgio 2019, 82’) sull’autodeterminazione della comunità esiliata della colonia inglese di Chagos Island, fino  all’Africa occidentale con la lotta per la libertà d’espressione in Burkina Faso attraverso la figura del giovane rapper Smockey protagonista di “On a le temps pour nous”, altra anteprima nazionale, della regista senegalese Katy Léna Ndiaye (Senegal, Burkina Faso, Belgio 2019, 62’).

Diverse le première che affrontano il tema dell’emancipazione femminile a varie latitudini: “MRS. F.” dell’olandese Chris van der Vorm (Olanda 2020, 77’), conduce lo spettatore a Makoko, la più grande baraccopoli sull’acqua della Nigeria; “Village of women” di Tamara Stepanyan (Armenia-Francia 2019, 83’), ambientato in un villaggio armeno abitato per gran parte dell’anno solo da donne perché i mariti vivono lontano da casa per lavorare in Russia. Riflettono sulla memoria e sulla storia, invece, altri due film presentati in anteprima italiana al festival: “The taste of Secrets” del regista Guillaume Suon (Francia-Cambogia 2019) che ricostruisce la storia della madre fuggita al genocidio armeno in Cambogia e “Marceline. A women. A century” di Cordelia Dvorák, (Francia 2018, 72’) film biografico su Marceline Loridan Ivens sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti e attivista politica fino a diventare una regista politicamente impegnata.

Anche sul fronte stilistico c’è una grande varietà, dal film intimo (Madame, Stéphane Riethauser, Svizzera 2019, 93’), al documentario di animazione (Makum (No Llores): Dibujos en un C.I.E., Emilio Martí López, Spain, 2019, 30’), all’osservazione poetica (Campo, Tiago Hespanha, Portogallo 2019, 100’). Una grande attenzione è riservata all’uso dei film d’archivio e la loro reinterpretazione come nei cortometraggi “The stone guest” di Marina Fomenko (Russia 2018, 8’) e “Lui e io” della catanese Giulia Cosentino (Italia 2019, 13’).

LE GIURIE DEL FESTIVAL

La giuria internazionale 2020 è composta da Jacopo Quadri, montatore, Gabrielle Brady, regista australiana vincitrice del primo premio assoluto al Sole Luna Doc Film Festival 2019, Alessia Cervini docente di Teorie del cinema e Teorie e Tecniche del montaggio nell’Università degli Studi di Palermo, Andrea Inzerillo direttore artistico del Sicilia Queer Film Festival e Keja Ho Kramer, artista, regista e fotografa. Come ogni anno, oltre alla giuria internazionale, a scegliere i film vincitori saranno anche la “Giuria degli studenti”, composta da studenti del liceo scientifico Albert Einstein e dell’istituto magistrale Finocchiaro Aprile di Palermo e la giuria “Nuovi italiani” composta da giovani stranieri impegnati in percorsi di studio, inserimento e attivismo sociale. Entrambe le giurie per tutto il periodo di lockdown hanno continuato a lavorare da remoto.

I PREMI

La giuria internazionale assegnerà il premio al miglior film (3.000 euro) offerto dalla Fondazione Sicilia e il premio al miglior cortometraggio (300 euro) offerto dal Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino. Sono previste inoltre: le menzioni speciali per la miglior regia, la miglior fotografia, e il miglior montaggio; il Premio Soundrivemotion al miglior sound design e colonna sonora; il Premio della giuria degli studenti liceali assegnato a uno tra i lungometraggi in concorso; il Premio della giuria Nuovi italiani per i cortometraggi in concorso; il Premio Sole Luna – Un ponte tra le culture, assegnato dall’Associazione promotrice del Festival; il Premio Tënk per la sezione “Sicilia Doc”; e il Premio del pubblico. Tutti i premiati riceveranno il Sole Luna Award ispirato al gelsomino di Sicilia (Jasminum grandiflorum), specie migrante.

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