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Bodies in Alliance, alle Gallerie delle Prigioni l'installazione di Marinella Senatore

Il 21 giugno alle 21, nella piazzetta d’ingresso sarà acceso questo nuovo progetto pensato per la città di Treviso

Fondazione Imago Mundi è felice di poter ospitare alle Gallerie delle Prigioni (Treviso) Marinella Senatore, tra le artiste italiane più note internazionalmente, e la sua creatività partecipativa, corale e inclusiva in cui arte visiva ma anche danza, parola, installazione, luce e colore si uniscono per diventare occasione di riflessione (e di celebrazione) aperta a tutti su concetti di socialità, condivisione, comunità e di spazio pubblico. Il 21 giugno alle 21, nella piazzetta d’ingresso delle Gallerie delle Prigioni, sarà acceso Bodies in Alliance, nuovo progetto pensato per la città di Treviso: un’installazione colorata e variopinta, una struttura di luminarie ispirate alla tradizione popolare dell’Italia meridionale e, insieme, una quinta teatrale, un podio sul quale esprimersi dedicato ad ognuno di noi (uno alla volta, come impone la pandemia!).

Bodies in Alliance, nelle parole della stessa Senatore: «E' una celebrazione della cittadinanza ed è pensata per stare in uno spazio pubblico, come questa piccola piazza. In un momento storico in cui tutto il mondo viene da un anno e mezzo di confinamento e distanza sociale, quest’opera vuole essere un riconoscimento non ai caduti o agli eroi del passato, ma alle persone che, qui e adesso, attraverso il loro sforzo, la loro individualità e socialità possono costruire nuove idee di collettività e di comunità».

Nella pratica artistica di Marinella Senatore, la scelta delle luminarie risponde a un chiaro messaggio: si tratta di un’architettura effimera e temporanea, non invasiva, che non intacca il contesto in cui è inserita, paesaggio o spazio urbano che sia, perché molto leggera e trasparente. Nei titoli e nel concetto delle opere, il ricorso a citazioni in lingua originale – in Bodies in Alliance è richiamata la filosofa americana Judith Butler – è un’altra cifra stilistica dell’artista e risponde al rispetto e al riconoscimento di ogni lingua parlata e scritta come vitale e fondamentale elemento identitario di una cultura e di una comunità, delle suetradizioni, delle sue radici.Nelle sue opere presenti in tutto il mondo, Senatore riprende frasi pronunciate da filosofi, artisti, musicisti oppure semplicemente dalle persone incontrate, spesso anche dagli studenti della sua “The School of Narrative Dance”, la sua scuola nomade di creazione collettiva aperta nel 2013 che promuove un sistema didattico basato sull’emancipazione, l’inclusione e l’autoformazione. Una scuola che continua a viaggiare e che ha fatto tappa finora in 17 paesi del mondo e coinvolto 6 milioni e mezzo di persone tra attivisti, lavoratori, danzatori, coreografi, attori, poeti, sia dilettanti che professionisti.

A Treviso, Bodies in Alliance pone l’accento sull’alleanza, sull’intesa e sul nuovo rapporto con e tra i nostri corpi partendo dalla constatazione che proprio perché per molto tempo anche i nostri corpi sono stati isolati (e che il contatto fisico, purtroppo, sarà ancora a lungo limitato), tutti noi stiamo sperimentando nuove connessioni nelle relazioni interpersonali limitate ora dalla distanza imposta dalle regole sanitarie: non potendosi esprimere pienamente a livello fisico, l’alleanza dei corpi trova nuove corrispondenze, affinità, sintonie in una vicinanza emotiva e sensibile.Bodies in Alliance affiancherà per tutta la durata Italian Twist, la nuova mostra in corso alle Gallerie delle Prigioni, esposizione collettiva dedicata all'arte contemporanea italiana. Cortocircuiti, scatti creativi, folgorazioni estetiche nella produzione artistica degli ultimi dieci anni, con un focus sulla generazione degli anni Ottanta e Novanta (19 artisti). In mostra, anche le collezioni Imago Mundi dedicate all'Italia: oltre a quella nazionale, gli approfondimenti su Sicilia e Campania, più di 780 artisti, maestri affermati e giovani emergenti.

MARINELLA SENATORE Nata a Cava de’ Tirreni nel 1977, due lauree in arte, violinista professionista, docente universitaria in giro per il mondo, Marinella Senatore, porta avanti un’arte partecipata e relazionale in un dialogo tra storia, cultura e strutture sociali. Ripensando al ruolo dell’artista come autore e del pubblico come destinatario, il lavoro di Senatore fonde forme di protesta, teatro di apprendimento, storie orali, linguaggi vernacolari, danza e musica, cerimonie pubbliche, riti civili ed eventi di massa, e riflette sulla natura politica delle formazioni collettive e sul loro impatto sulla storia sociale di luoghi e comunità.

Italian Twist Esterni Gallerie 2-2

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