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Da Treviso a Nizza per "Neuredon", campagna di sensibilizzazione per malattie neurologiche

Lei è la 19enne trevigiana Ndiaye Ndeye Astou, studentessa all'università francese "Sophia Antipolis" dove, insieme ad alcuni colleghi di corso, ha realizzato anche una raccolta fondi per sostenere le ricerche effettuate su queste particolari patologie

TREVISO Dalla Marca trevigiana alla Francia, precisamente all'Università "Sophia Antipolis" di Nizza. Lei è Ndiaye Ndeye Astou, studentessa trevigiana che, dopo il diploma all'Istituto Marco Fanno di Conegliano, ha deciso di recarsi oltralpe per una nuova esperienza di vita e di studio. Ed è proprio lungo la Costa Azzurra che la ragazza ha ideato, insieme ad altri tre studenti universitari, un progetto per una campagna di sensibilizzazione ("Neuredon" n.d.r.) sulle malattie neurologiche e psichiatriche, oltre a realizzare una raccolta fondi per sostenere le ricerche effettuate su queste particolari malattie.

"Siamo tutti e quattro studenti della facoltà di 'Lingue straniere applicate, affari e commercio' della Sophia Antipolis a Nizza - ci racconta Ndiaye Ndeye Astou -  Io ho 19 anni e sono di origine senegalese, ma ho sempre vissuto nel trevigiano. I miei colleghi sono invece la 24enne romana Viviana Occhipinti, la 21enne italo-marocchina Jawhara Zenti e infine Reynold Wendy, un ragazzo francese residente proprio a Nizza. Per quanto riguarda "Neuredon", tutto è partito da un corso universitario con lo scopo di realizzare un progetto nell’arco di dodici settimane, nell’ambito della sanità e sotto la guida del nostro professore Eric Gautier. Ci siamo subito appassionati, tanto che abbiamo realizzato insieme alla Federazione per la ricerca sul cervello (FRC) una campagna di sensibilizzazione durante un'azione di volontariato per una raccolta fondi per permettere alla stessa FRC di finanziare le ricerche sulle malattie psichiatriche e neurologiche come, ad esempio, Alzheimer, Parkinson, autismo, epilessia, schizofrenia, depressione e disturbi ossessivi compulsivi".

"Queste ricerche - continua la studentessa trevigiana - sono condotte da scienziati e studenti di medicina, volontari che non hanno ancora perso la speranza di trovare le cure o di poter prevenire queste malattie. Abbiamo quindi messo in pratica il nostro progetto nella settimana tra il 20 e il 26 marzo scorsi nel centro commerciale Carrefour Nice Lingostière, il quale ci ha dato la possibilità di occupare uno spazio nella loro sede. Il nostro progetto supervisionato ci ha così portato ai veri valori della solidarietà e a capire l'importanza della comunicazione per promuovere questo genere di campagne. La conoscenza che abbiamo ottenuto nel corso del progetto - conclude la 19enne - sarà ora utile per tutti noi nei prossimi anni e nei nostri futuri posti di lavoro. Lavorando con questa Federazione, che già si aspettava molto da noi, abbiamo poi imparato a mettere in pratica gli insegnamenti del nostro professore e a realizzare un progetto comune sotto tutti i punti di vista. Uno dei nostri obbiettivi sarà ora quello di riuscire a sensibilizzare soprattutto i giovani come noi a replicare azioni di questo tipo e, proprio per questo, siamo onorati di poter condividere questa esperienza con il nostro Paese d'origine".

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