rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Blog

Guide turistiche di Marca, un territorio da raccontare

Concluso a Vidor un importante percorso di formazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrevisoToday

È stato un pomeriggio all’insegna della storia e scandito da racconti e suggestioni visive. Per una quindicina di guide turistiche e naturalistiche professioniste della Marca Trevigiana il terzo e ultimo incontro del corso di aggiornamento organizzato dallo IAT di Valdobbiadene è stato una scoperta sorprendente e affascinante; un viaggio a ritroso nel tempo in una Vidor inedita e poco conosciuta, che è servito per approfondire e allargare la conoscenza di un territorio che sa e può offrire cultura e natura in egual dose. Il gruppo, accompagnato dalla professoressa Maurizia Manto - autrice di due importanti volumi sulla storia di Vidor - ha visitato l’abbazia di Santa Bona ed il suo splendido chiostro, grazie alla disponibilità del suo proprietario, il conte Alberto Da Sacco, custode attento e amorevole di un patrimonio di inestimabile valore. Dopo aver varcato i cancelli ed essersi inoltrate nel grande parco, le guide sono subito state investite dal ‘carico’ storico-artistico-naturalistico del luogo, insieme al desiderio di aprirlo alla conoscenza del turista che ricerca gioielli nascosti e paesaggi fortemente suggestivi: “Qui – ha esordito Maurizia Manto – ogni muro trasuda storia e storie; da quella di Giovanni da Vidor a quella di santa Bona, dai Benedettini alla Grande Guerra”. Il pomeriggio è proseguito con la visita al colle del Castello dove affondano le radici più antiche di Vidor e da dove si gode di una vista panoramica ineguagliabile, dal Grappa al Piave. Si è trattato di un importante momento formativo, utile agli operatori del settore per acquisire nuove competenze e dettagli storici su un territorio periferico, lontano dalle blasonate città d’arte, nondimeno importante, che rischia non essere opportunamente valorizzato agli occhi del turista, il quale, per converso, dimostra di apprezzare e ricercare proprio l’inedito, destinazioni – come l’abbazia e il Castello di Vidor – capaci di narrazioni avventurose e romantiche i cui protagonisti sono cavalieri crociati e templari, monaci intraprendenti, nobildonne generose e soldati valorosi. Nelle due visite precedenti le guide erano state accompagnate da Raffaello Spironelli a Farra di Soligo, Col San Martino, Soligo e Collagù, tra santuari e chiesette, colline cucite a vigneto e preziosi affreschi. Per loro si è trattato di un corso di aggiornamento utilissimo, che ha decretato ufficialmente la rivincita della micro destinazione. Ora la stagione turistica può iniziare!

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Guide turistiche di Marca, un territorio da raccontare

TrevisoToday è in caricamento