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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"Il nuovo enoturismo: l’accoglienza in cantina, in vigna, nel territorio"

L’Associazione Degustatori di Valdobbiadene ha accolto come ospite d'onore Lapo Mazzei, della storica e rinomata cantina toscana Mazzei di Fonterutoli nell'area del Chianti Classico

Quali strategie adottare per far fronte ai flussi turistici in continuo aumento che si stanno riversando sulle Colline Unesco del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene? Questo ed altri rilevanti aspetti del nuovo enoturismo sono stati discussi martedì 9 maggio, nella serata organizzata dall’Associazione Degustatori di Valdobbiadene composta dai produttori vitivinicoli, presso l’Hotel Ristorante “Ai Cadelach” di Revine Lago. L’appuntamento, come da rito, ha preso il via con il benvenuto a tutti i presenti da parte della presidente dell’associazione Elisa Piazza, a cui è seguita la degustazione tecnica di Prosecco Conegliano Valdobbiadene Extra Dry Docg con la quale si sono confrontati i vini dei soci produttori.

Dopo la degustazione, la serata è proseguita con il dibattito presieduto dall'ospite d'onore Lapo Mazzei, della storica e rinomata cantina toscana Mazzei di Fonterutoli nell'area del Chianti Classico. Il confronto vedeva al centro il tema sul come affrontare e sfruttare al meglio la sfida dell’enoturismo sulle Colline del Prosecco, quali azioni mettere in campo per far convivere il lavoro in vigna dei produttori con l’accoglienza dei turisti. Per Mazzei, oggi il cliente medio non si accontenta di bere un buon vino, ma pretende di vivere un’esperienza nel corso del proprio soggiorno «Questa, se saprete fare rete fornendo dei servizi di qualità, sarà una grande opportunità per il vostro territorio».

Concetto sposato da Ezio Grava, titolare dell’Hotel Ristorante Ai Cadelach che ha ospitato la serata: «Dobbiamo capire che l’obiettivo riguarda un’intera area e non la singola struttura ricettiva, per questo il saper fare squadra sarà fondamentale se vogliamo cogliere questa opportunità». I territori delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene infatti, specialmente nell’ultimo biennio, stanno facendo registrare numeri in crescita esponenziale in termini di flussi turistici.

«Bisogna attrezzarsi su più fronti» le parole di Diego Tomasi, ricercatore e Direttore del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG «il nostro è un territorio bellissimo, ma assai fragile e che va quindi tutelato. Serve “formare” un turista che sia consapevole di ciò che sta visitando. Obbiettivo che possiamo ottenere raccontando il nostro territorio con l’empatia, facendo vivere al meglio il soggiorno ai turisti. Un processo che richiede tempo e tanto impegno: non bisogna avere fretta o si rischia di fare danni» ha concluso Tomasi.

In chiusura di serata, dopo la cena che ha visto protagonista lo Chef Ennio Grava del ristorante Ai Cadelach è stata consegnata una scultura di Pietro Colmellere di Miane all'enotecnico Enrico Miotto, della cantina Vigneto Vecio, come riconoscimento per lo spumante Valdobbiadene Docg Extra Dry selezionato nella degustazione.

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