Piscina fuori terra: come fare pulizia e manutenzione
Ideale per trovare refrigerio dalla calura estiva, necessita di alcune piccole operazioni per averla sempre in stato ottimale
Avere una piscina in casa non è più un miraggio anche per chi non ha da spendere una fortuna per realizzarne una interrata. Sempre ammesso ovviamente che si disponga di uno scoperto – che può anche essere condominiale – si può optare per una piscina “fuori terra”. Una soluzione più economica e green (la vasca viene smontata a fine stagione) che non richiede speciali permessi. Se si ha disposizione un giardino o un terrazzo, la piscina non può assolutamente mancare per poter divertirsi con tante nuotate e sguazzare in acqua nelle giornate calde.
La piscina però come tutte le cose ha bisogno di cure, soprattutto quando la si utilizza più frequentemente, ma la manutenzione non è difficile.
Manutenzione quotidiana della piscina fuori terra
Per garantire che la piscina sia in perfette condizioni ed evitare qualsiasi problema di costo e tempo, occorre svolgere la manutenzione con regolarità, meglio se ogni giorno. In questo caso, i passaggi da seguire sono diversi:
- Far funzionare il filtro per metà giornata
- Controllare il livello dell’acqua che non deve essere né troppo alto né troppo basso
- Verificare il livello del pH (dovrebbe sempre essere compreso tra 7.4 e 7.6)
- Testare il livello del cloro (tra 1 e 1.5 parti per milione)
- Svuotare filtro e cestelli degli skimmer
- Monitorare la pressione del filtro e le condizioni della pompa
Proprio a proposito della pompa, deve rimanere attiva per almeno 12 ore, così da evitare qualsiasi stagnazione dell’acqua, inoltre il livello del cloro deve rimanere costante. Un accorgimento utile è quello di usare un pennarello indelebile per segnare ogni volta il livello della pressione del filtro pulito, in modo da capire quando è il momento più opportuno per intervenire.
Manutenzione settimanale
Anche in questo caso, è necessario procedere con una serie di operazioni, la tempistica è diversa, ma tutti questi passaggi sono ugualmente fondamentali:
- Utilizzare il retino per rimuovere residui, aspirare l’acqua e spazzolare la piscina
- Verificare quando è alta l’alcalinità (il livello ideale va da 80 a 120 parti per milione)
- Pulire con cura la zona che circonda la piscina per favorire la pulizia della vasca
- Utilizzare un alghicida che evita appunto la formazione di alghe, oltre a un prodotto per non far rovinare i metalli
- Aggiungere delle pastiglie di cloro (2-4 a seconda delle esigenze)
- Pulire il filtro quando la pressione è troppo alta
Quando si esegue settimanalmente la manutenzione della piscina fuori terra, si deve ricordare che il pH è legato all’alcalinità: quest’ultima aiuta il primo ad essere stabile.
Manutenzione mensile della piscina
La manutenzione può essere effettuata anche ogni mese, a patto che si seguano queste procedure:
- Controllare i livelli di calcio, i quali non devono essere più bassi di 200 e più alti di 400 parti per milione
- Monitorare l’acido cianurico che tende a depositarsi in acqua soprattutto durante i mancati utilizzi
- Controllare che non ci siano alghe sulla superficie o nascoste dietro le scalette ed i gradini
- Pulire con attenzione la linea di galleggiamento
Quando si aspettano trenta giorni per occuparsi della piscina, occorre monitorare soprattutto il calcio, perché è il minerale che ci dà la misura della durezza dell’acqua. Se questa è troppo dolce, allora si può formare della schiuma nella vasca, fino al punto da rendere inutile la pulizia.
L’acido cianurico, invece, è fondamentale perché stabilizza il cloro, mettendo al riparo dalla luce del sole: di solito questo acido si trova anche nelle pastiglie di cloro, ma è consigliabile sempre aggiungerne altre 30 ppm. Con uno sgrassatore e una spugna morbida, infine, la linea di galleggiamento sarà pulita e visibile come non mai.