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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Area fitness, spazio nonni e lavanderie nelle nuove case dopo il lockdown

Nuovo percorso intrapreso dall'assessorato all'Urbanistica del Comune di Treviso per rispondere alle esigenze emerse durante l’emergenza Coronavirus. Nuovi standard qualitativi

Una revisione delle tematiche normative che regolano la gestione degli spazi edilizi (chiusi e aperti) delle abitazioni private. È questo l’oggetto del nuovo percorso intrapreso dall'Assessorato all'Urbanistica del Comune di Treviso con un progetto per favorire la residenzialità nel centro storico e nei quartieri, tenendo conto delle mutate esigenze edilizie in seguito alla fase di lockdown.

Il lungo periodo di "quarantena" nei mesi scorsi ha infatti trasmesso nuove esigenze legate ad una cultura di progettazione dello spazio collettivo da condividere in sicurezza. A tale scopo, si prevede un ambizioso progetto di revisione degli strumenti di pianificazione della città che dovrà porsi degli obiettivi che siano in grado di riorganizzare non solo le problematiche edilizie ad oggi note ma anche quelle affiorate a seguito della recente emergenza. Tale esigenza darà infatti il via ad una fase di dialogo con esperti del settore, con lo scopo di rivedere all'interno dei regolamenti ad esempio le superfici minime delle unità abitative e degli spazi aperti come terrazze e giardini, le coperture delle abitazioni singole e collettive per un loro riuso. La volontà è quella di introdurre, all'interno di edifici singoli e collettivi, spazi dedicati all'incontro e alla gestione della vita comune quali baby-sitting, aree palestre, spazio nonni – nipoti, mense, lavanderie, laboratori comuni. Tutti questi potrebbero essere organizzati in ambiti esistenti o in nuovi volumi che vadano in detrazione ad atti a riformulare la qualità della vita col fine di rendere gli edifici adatti a supplire emergenze sociali migliorando per essi le relazioni in sicurezza.

«Saranno riconsiderate le possibilità di inserire pergolati, le funzioni delle coperture condominiali che potranno essere riorganizzate col fine di ospitare, a titolo esemplificativo, orti urbani oppure lavanderie comuni - conclude l'assessore all’Urbanistica, Linda Tassinari - Questi rappresentano concetti attuali, innovativi, che sono al vaglio dell’attenzione amministrativa. L’Amministrazione promuoverà dialoghi partecipativi con i principali stakeholders, aventi il fine di trovare apporti concreti e significativi nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi auspicati. Nel merito il primo contatto costruttivo è avvenuto con la Fondazione degli architetti di Treviso che ha garantito una collaborazione attiva nel progetto di revisione dei regolamenti».

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