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Domenica, 28 Maggio 2023
Ristrutturare

Bonus mobili ed elettrodomestici: tutte le novità fino al 2024

Quanto spetta, su che prodotti, come ottenere l'incentivo

Secondo quanto spiega l'Agenzia delle Entrate, possono usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici i contribuenti che ristrutturano casa, oltre al bonus per la ristrutturazione, hanno anche a un’importate detrazione per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. L'agevolazione spetta per gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024.

La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro euro per l’anno 2022 e a 5.000 euro euro per gli anni 2023 e 2024.

Per usufruire dell’agevolazione è necessario che la data di inizio lavori sia anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di avvio potrà essere provata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl (indicante la data di inizio dei lavori), se obbligatoria, oppure, per lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte. L’importo massimo di spesa va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.

I requisiti per accedere al bonus

Per ottenere il bonus si devono rispettare alcuni requisiti. Il principale è che i mobili e gli elettrodomestici devono essere acquistati a seguito di una ristrutturazione e devono essere nuovi. Inoltre, per quanto riguarda gli elettrodomestici, la classe energetica non deve essere inferiore alla A+, eccetto i forni che possono appartenere anche alla classe A. Nella detrazione sono comprese anche le spese di trasporto e montaggio.

Gli acquisti dei mobili ed elettrodomestici devono essere effettuati dopo l’inizio dei lavori di ristrutturazione, mentre non è importante il momento del pagamento.

I lavori di ristrutturazione possono interessare sia gli immobili che gli edifici. Per quanto riguarda gli appartamenti, il bonus ha validità in caso di interventi straordinari in abitazioni, ville o mansarde e nello specifico:

  • opere destinate al risanamento o al restauro conservativo;
  • ristrutturazione;
  • ricostruzione di un immobile danneggiato a seguito di una calamità solo se è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Nel caso di edifici, il bonus si può ottenere a seguito di lavori di:

  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione da parte di imprese edili o cooperative edilizie dietro l’assicurazione di vendere o assegnare l’immobile entro e non oltre 18 mesi dal termine dei lavori;
  • manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo indirizzato a parti comuni del condominio.

Per rientrare nell’agevolazione i lavori di ristrutturazione devono essere dichiarati tramite Cila, Scia o Dia oppure con autocertificazione se interessano l’edilizia libera. Inoltre, devono essere stati avviati dopo il 1° gennaio 2019.

I documenti per ottenere il bonus

Quando si presenta la dichiarazione dei redditi al documento si dovrà allegare:

  • scontrino o fattura d’acquisto: su ogni documento deve essere presente il codice fiscale dell’acquirente, inoltre deve essere indicata la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti;
  • ricevuta del bonifico o della carta di credito: i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale in cui dovrà essere inserita la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il numero di partita IVA o codice fiscale del destinatario del bonifico. In alternativa si può pagare anche con carta di credito o di debito. Il pagamento può essere anche rateizzato a patto che la società finanziatrice effettui il pagamento della merce con con bonifico o carta di credito e l’acquirente deve avere una copia della ricevuta del pagamento;
  • dichiarazione di ristrutturazione: che consiste nella comunicazione al Comune in cui è situato l’immobile tramite Cila, Scia o Dia;
  • titolo abilitativo comunale: indica la data di inizio dei lavori o una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.

Un’altra novità è l’introduzione dell’obbligo di dichiarazione all’Enea dei dati relativi all’acquisto di grandi elettrodomestici per il quale si chiede il Bonus, questo perché assicurano un risparmio energetico. La comunicazione deve essere fatta entro 90 giorni dalla data dell’acquisto mediante il sito dell’Enea.

Mobili ed elettrodomestici che rientrano nella detrazione

Si può usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. 

I mobili che permettono di richiedere l’agevolazione possono essere inseriti anche all’interno di stanze diverse rispetto a quelle sottoposte alla restaurazione e sono:

  • divani
  • poltrone
  • armadi
  • letti
  • materassi
  • comodini
  • sedie
  • tavoli
  • mensole
  • librerie
  • scrivanie
  • cassettiere
  • apparecchi di illuminazione
  • mobili per il bagno

Gli elettrodomestici che permettono di chiedere la detrazione sono:

  • frigoriferi
  • congelatori
  • lavatrici
  • asciugatrici
  • lavastoviglie
  • forni
  • forni a microonde
  • grandi elettrodomestici necessari per la cottura dei cibi
  • apparecchi elettrici di riscaldamento
  • ventilatori elettrici

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