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Cronaca

Addio a Alfio Ombra Cattai, era stato presidente del Coro Costanzo Porta di San Nicolo'

Nato nel 1931 era uno degli ultimi testimoni e custodi del leggendario "gergo" della "Cae de Oro". L'ultimo saluto si terrà martedì alle 10 presso il tempio di San Nicolò

TREVISO Un altro pezzo della Treviso che fu se ne va oggi con la scomparsa di Alfio Ombra Cattai, spentosi nella sua abitazione di via Cacciatori del Sile tra le braccia della moglie Lina, la compagna di una vita. Lascia le figlie Gloria e Cristina e i cari nipoti Alberto, Giacomo, Gianluca e Rebecca, dopo una vita da romanzo anche se tutta o quasi vissuta all'interno delle mura trevigiane. Classe 1931, quarto di otto fratelli, dai duri anni di una Treviso martoriata dai bombardamenti da cui Alfio e la sua famiglia scamparono miracolosamente (la casa di Vicolo Rialto venne completamente abattuta), al difficile dopoguerra, per proseguire poi negli anni '60 con i suoi negozi di antiquariato, Alfio Ombra è sempre stato assieme ai suoi fratelli uno dei riferimenti della città per il suo carattere inconfondibile, la sua innata simpatia e la verve ironica che lo contraddistinguevano.

Era una memoria storica della nostra città, uno degli ultimi testimoni e custodi del leggendario "gergo" della "Cae de Oro", una sorta di dialetto autoctono che trovava cittadinanza solo in quei particolari vicoli su cui si potrebbero scrivere tanti romanzi: parole come "urto" (pane), "grima" (mamma), "enca" (acqua) e ovviamente "keno" (vino), facevano parte ancora del suo vocabolario quotidiano ed era sempre una fonte di aneddoti e ricordi a cui fino all'ultimo si sono abbeverati i suoi amici e parenti più giovani.

Alfio Ombra, sulla scia dei fratelli negli anni '60 inizio' l'attività di antiquario, prima con i mobili che sistemava e restaurava personalmente con perizia in Piazza San Leonardo e quindi in Via Palestro, poi dagli anni '80 con i gioielli antichi nello storico negozietto di Via Barberia. Punto di riferimento per appassionati e collezionisti, ma soprattutto di tanti amici e trevigiani che "da Alfio" trovavano sempre l'occasione per "ciocar" (fare quattro chiacchiere) in allegria ricordando magari le scorribande del passato.

Grande appassionato di musica, è stato fino all'ultimo Presidente del Coro Costanzo Porta di San Nicolo', con il quale si è cimentato con la sua inconfondibile voce da "basso" per oltre quarant'anni sia nel tempio trevigiano che nelle esibizioni in giro per l'Italia. La sua chitarra era immancabile nelle tante feste organizzate con fratelli e amici a Treviso o nel suo "ritiro" di Farro' di Rolle dove lavorando praticamente da solo, nei lunedì di chiusura del negozio, aveva trasformato un vecchio fienile in una bel rustico in collina. In gioventu' nei primi anni '50 era stato anche compositore di canzonette, mentre qualche anno fa insieme all'altro mio zio Flavio Moretto aveva anche partecipato alla trasmissione Rai "La Botola" e ad alcuni spettacoli teatrali, portando in scena canzoni della tradizione popolare e alcune arie goliardiche di propria composizione (come la mitica "Unas Noches").

Solo negli ultimissimi mesi la malattia l'aveva tenuto lontano dal coro, dalle sue passeggiate in città, sempre rigorosamente in giacca e cravatta, e dagli amici, confortato fino all'ultimo dalla moglie Lina che desidera ringraziare gli operatori dell'ADVAR per l'assistenza offerta nel periodo finale di una vita da ricordare, quella di un trevigiano con la t maiuscola, Alfio Ombra. I funerali si terranno martedì 23 agosto alle ore 10:00 nel Tempio di San Nicolò, con il "suo" coro Costanzo Porta che lo accompagnerà nell'ultimo viaggio.

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