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Cronaca Castelfranco Veneto

Chilometri "taroccati", non c'è prova della truffa

Tutti assolti i sei finiti a processo con l'accusa di aver venduto, su un sito specializzato, auto usate con un chilometraggio che era stato alterato. Si tratta di Ercole Hudorovic, 63 anni di Treviso, Abramo Hudorovic, 27 anni di Treviso, Mauro Bello, 61 anni di Monastier, Mosè Levak, 34 anni di Marghera, Manolo Hudorovic, 30 anni di Treviso, e Jsamu Hudorovic, 32 anni di Treviso. Tutti erano accusati a vario titolo di falso e di essere dei truffatori

In aula non è stata raggiunta né tantomeno fornita la prova della commissione dei reati contestati ai sei imputati, che sono stati tutti assolti, accogliendo le richieste del difensore, l'avvocato Andrea Zambon.
E' finito così il processo che vedeva alla sbarra  Ercole Hudorovic, 63 anni di Treviso, Abramo Hudorovic, 27 anni di Treviso, Mauro Bello, 61 anni di Monastier, Mosè Levak, 34 anni di Marghera, Manolo Hudorovic, 30 anni di Treviso, e Jsamu Hudorovic, 32 anni di Treviso, tutti accusati a vario titolo di falso e truffa per una questione riguardante la vendita di macchine su siti di aste online con chilometraggi taroccati, cosa che avrebbe permesso agli imputati di incassare più del valore reale della macchina.

La vicenda nasce da un'indagine dei carabinieri su una presunta maxi-truffa con vari episodi di estorsioni ai danni di decine di sacerdoti del Nord Italia e riguardante la lucidatura di paramenti e oggetti sacri. Dalle intercettazioni fatte dai carabinieri della compagnia di Castelfranco e della stazione di Vedelago, emerge però che un gruppo di Rom, in particolare la famiglia Hudorovic, si sarebbe resa protagonista anche di una serie di vendite di automobili con chilometraggio taroccato. Secondo l'accusa, nel novembre 2017, su un sito specializzato gli imputati avrebbero venduto una Volvo V70 per 7.000 mila euro con chilometraggio ufficiale di 128 mila chilometri invece dei 255 mila reali. Così come nel giugno dello stesso anno vendono una Mercedes Clk per 3.000 euro: il contachilometri segna la cifra di 146 mila mentre in realtà ne ha quasi 300 mila. Così via per altre tre auto. Ma alla fine, in aula, non è stata prodotta la prova della colpevolezza degli imputati

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