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Cronaca

Abusa sessualmente della nipote per anni: 36enne condannato

L'uomo, secondo la ricostruzione delle forze dell'ordine, ha violentato per almeno tre anni la nipote 12enne, avendo con lei rapporti completi

TREVISO Ha abusato sessualmente della nipote per almeno tre anni, avendo con lei numerosi rapporti sessuali illegali e per questo è stato condannato a cinque anni di carcere dal Gup di Treviso Angela Mascolo.

Si tratta del 36enne D.S. residente nel trevigiano, operaio e incensurato, che ha violentato a più riprese la propria nipote 12enne senza che i genitori si accorgessero di nulla, tanto che solamente una psicologa infantile, la Dott.ssa Orietta Sponchiado della scuola che la giovane frequentava, si è accorta a febbraio 2014 di alcuni disturbi comportamentali della ragazzina durante un incontro dello "Sportello di Ascolto". Era stata infatti la stessa studentessa a recarsi dalla psicoterapeuta familiare per cercare sostegno alla propria situazione, un confronto che la famiglia di origini musulmane non avrebbe secondo lei potuto darle. A quel punto però, una volta scoperto quanto successo e informata la preside dell'istituto che ha subito realizzato un preciso esposto in Procura al Dott. De Bortoli, le forze dell'ordine si sono attivate per indagare su quanto stesse succedendo nell'abitazione della bambina, scoprendo con delle intercettazioni telefoniche che lo zio forzava psicologicamente la nipote da almeno tre anni con l'obiettivo di avere rapporti sessuali completi con lei quando i genitori la lasciavano momentaneamente a lui in affidamento.

Inoltre, dalle telefonate risultava come il 36enne avesse già tentato in passato di abusare anche della sorellina della vittima, anche lei minorenne, senza però riuscire nell'intento. Inevitabile a quel punto la denuncia dell'uomo all'autorità competente che, aiutata dalla squadra mobile di Treviso e dalla polizia giudiziaria, ha immediatamente aperto un fascicolo contro il 36enne poi sfociato in una condanna al carcere per violenza sessuale plurima su minore di 14 anni: sette anni di pena in totale, ma solo cinque da scontare visto il rito abbreviato scelto dall'avvocato dell'imputato. L'uomo si trova ora ancora in libertà in attesa dell'appello in giudizio, ma a breve dovrà comunque recarsi nel carcere di Santa Bona per scontare la propria pena. Nel frattempo, dopo un anno di dolore e un grandissimo coraggio, aiutata anche dalla scuola e dalla famiglia, la ragazzina è riuscita a riprendere in mano la sua vita e mettersi alle spalle un evento che purtroppo le segnerà comunque l'esistenza.

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