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AerTre attende gestione quarantennale del "Canova" da 13 anni

AerTre minaccia di scomodare il Tar se Roma non porterà a termine il procedimento che assegna alla società la gestione quarantennale del Canova. E intanto un altro aereo ha sfiorato i tetti di Treviso

Una risposta lunga 13 anni. Tanto è trascorso da quando AerTre ha chiesto la gestione quarantennale dello scalo trevigiano "Antonio Canova".

A due anni e sei mesi dall'approvazione, da parte del cda di Enac, dell'apposito contratto e ad un anno e otto mesi dalla sua firma, la situazione non è mutata di una sola virgola. Perciò, recita un comunicato del Gruppo Save, "AerTre si trova ancora oggi a gestire, seppure sempre in piena legittimità, l'aeroporto di Treviso in anticipata occupazione".

"Di fronte a una tale inerzia - spiega la nota - proprio malgrado, AerTre ha inviato ai Ministeri una diffida a concludere il procedimento entro 30 giorni. In caso di inadempimento, chiederà senza ritardo al Tar la nomina di un Commissario ad acta, che porti a compimento l'iter di rilascio della Concessione Totale".

E mentre la società affronta le proprie beghe con Roma, sui tetti di Treviso continuano a volare bassi gli aerei. Dopo l'episodio di aprile, quando un airbus "Wizzair" aveva quasi sfiorato la torre civica, martedì un altro velivolo ha priettato la sua ombra sul Quartiere Latino. E subito sui socialnetwork sono fioccate le lamentele dei cittadini.

"Lo dicevamo noi che l'ampliamento non ci sta con la sostenibilità di una città come Treviso che potenzialmente ha vocazione turistica - risponde Dante Nicola Faraoni, del Comitato Aeroporto Treviso, su Facebook - Il turismo non parte perchè abbiamo amministratori che dicono in pubblico 'l'aeroporto è il nostro volano dell'economia', mentre turisti e soldi vanno tutti a Venezia".

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