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Il Canova fermo a 800 metri di visibilità: manca timbro di Roma

Fino a quando non arriverà l'autorizzazione da Roma, in caso di nebbia al "Canova" gli aerei potranno atterrare e decollare solo con visibilità di almeno 800 metri

Aerei a terra per un timbro mancante. È questa la causa del blocco dell’aeroporto “Canova” nelle giornate di nebbia.

Senza l’approvazione di Enav e aeronautica, infatti, i sei mesi di lavoro e i diciotto milioni di euro investiti nella nuova pista dello scalo servono a ben poco.

Non è stata l’inadeguatezza degli strumenti, quindi, a tenere a terra aerei e passeggeri due giorni fa, bensì la mancanza del via libera ufficiale alla relazione tecnica che descrive tutti gli interventi fatti al “Canova” per ottenere i passaggio dalla prima alla seconda categoria.

Senza il timbro degli uffici tecnici romani, i sistemi elettronici dello scalo trevigiano restano vincolati ai vecchi limiti da prima categoria. Quindi pur potendo gestire una visibilità ridotta a trecento metri (seconda categoria), al “Canova” possono decollare e atterrare aerei solo se la visibilità è di almeno ottocento metri (prima categoria).

Ma quando arriverà il nulla osta da Roma nessuno lo sa e chi viaggia può solo sperare che non scenda la nebbia.

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