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Cronaca

Treni, Rfi punta sulla linee venete: "Più moderne e tecnologiche"

Completata la seconda fase di implementazione del Sistema di Comando e Controllo (SCC) del Nodo di Venezia. Investimento 22 milioni di euro

VENEZIA — Tecnologia e ammodernamento. Sono le due parole chiave che rappresentano le novità apportate al sistema della circolazione ferroviaria del Nodo di Venezia gestito dal Posto centrale di Mestre. Il traffico ferroviario (passeggeri e merci) sul tratto Mestre - San Donà di Piave è ora inserito nel Sistema di Comando e Controllo (SCC) del Nodo di Venezia. Rete Ferroviaria Italiana ha concluso infatti la seconda fase degli interventi di ammodernamento tecnologico per il controllo e la gestione della circolazione dei treni.

L’investimento complessivo per il completamento dell’SCC del Nodo di Venezia è di circa 22 milioni di euro, di cui un milione per interventi sul tratto Mestre - Padova14,5 milioniper il tratto Mestre - San Donà di Piave (32,79 chilometri), con rinnovo completo del sistema di distanziamento dei treni e la realizzazione del nuovo Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari (ACEI*) nella stazione di San Donà, 6,4 milioni per il previsto proseguimento sul tratto San Donà di Piave - Portogruaro, anche qui con rinnovo completo del sistema di distanziamento dei treni e nuovo ACEI nella stazione di San Stino di Livenza. Sono attualmente 63 i chilometri di linea e 13 le stazioni/fermate comprese nella giurisdizione del Nodo, che diventeranno rispettivamente 90 e 17 al termine della successiva fase dei lavori.

Gli operatori delle cinque postazioni con tecnologia SCC del Posto Centrale di Mestre, regolano, in tempo reale, il transito dei treni in 66 stazioni/fermate e 2 posti di servizio (bivi e posti di comunicazione) distribuiti lungo circa 387 chilometri sulle linee Tarvisio - Udine - Mestre, Mestre - San Donà di Piave, Treviso - Vicenza, Mestre - Bassano e Mestre - Padova. La posizione del treno e il corretto funzionamento del “sistema stazione” sono visualizzati sui monitor delle postazioni informatiche di ultima generazione, dove sono riprodotte schematicamente le stazioni della linea. Con l’SCC tutti gli enti e gli apparati delle stazioni - scambi, segnali, passaggi a livello - non sono più manovrati sul posto ma da un’unica “cabina di regia”. Il sistema consente di garantire standard di qualità e puntualità maggiori nella circolazione grazie a una consistente diminuzione dei tempi tecnici necessari per effettuare, nelle stazioni, il transito e gli incroci dei treni.

L’SCC opera secondo una visione di sistema: alla capacità di gestire la circolazione su una vasta area, aggiunge la diagnostica centralizzata di tutti gli apparati presenti sulla linea, la telesorveglianza delle stazioni e la diffusione in tempo reale delle informazioni alla clientela. Tutto questo con un miglior rapporto fra costi di gestione e prestazioni: miglioramento della qualità dell’offerta di servizio, maggiore efficienza nel processo di manutenzione, maggiore protezione dei beni della Società contro atti vandalici e furti.

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