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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Giuseppe

Rifiuti sospetti sotto la Treviso-Ostiglia: nessun pericolo rilevato dalle analisi Arpav

Dopo il ritrovamento di alcuni rifiuti interrati nell'area del cantiere della ciclopedonale Treviso-Ostiglia, sono arrivati i risultati dell'Arpav sulla qualità del terreno e della falda acquifera

TREVISO La pista ciclopedonale Treviso-Ostiglia torna al centro delle cronache dopo la notizia del ritrovamento di alcuni rifiuti interrati in prossimità del cantiere avviato per la creazione di un sottopasso all’intersezione con Viale della Serenissima, nell'ultimo miglio del percorso trevigiano riservato a pedoni e biciclette.

Nel quartiere di San Giuseppe gli operai avevano ritrovato, alcune settimane fa, rifiuti sospetti e la presenza di metalli pesanti e idrocarburi nel sottosuolo, proprio in prossimità della falda acquifera. Immediato era arrivato l'ordine di sospendere i lavori e far eseguire dall'Arpav una serie di prelievi per analizzare la qualità del terreno. Su richiesta della Regione Veneto, Arpav, dopo il primo sopralluogo del 16 ottobre, il 19 ottobre ha presenziato ai campionamenti svolti dal laboratorio incaricato, finalizzati a caratterizzare il materiale di scavo, acquisendo una nuova aliquota del campione. I risultati delle analisi svolte in laboratorio sono stati divulgati nella giornata di mercoledì 22 novembre e hanno riportato i seguenti esiti: i rifiuti ritrovati nel sottosuolo sono stati classificati come non pericolosi per il terreno e la salute umana. Tuttavia le concentrazioni di Rame (Cu) e Fluoruri (F) e il valore del parametro COD (Richiesta Chimica di Ossigeno) hanno superato i valori limite fissati per cui il recupero e il relativo smaltimento delle sostanze in discarica non è ancora possibile. Una notizia che Arpav ha subito comunicato alla Regione del Veneto per quanto concerne il cantiere, e di conoscenza anche alla Provincia e al Comune di Treviso per eventuali aspetti collegati alla qualità dei materiali costituenti i rifiuti rilevati.

IL COMMENTO DI CA' SUGANA “Ereditiamo uno stato pesante della zona e comunque gestiremo nel miglior modo possibile la situazione – dichiara l’assessore ai beni ambientali del Comune di Treviso Luciano Franchin - Le analisi dei laboratori Arpav ci dicono che il rifiuto rintracciato è classificato come non pericoloso e questo è già un dato positivo. Tuttavia la nota precisa che il rifiuto presente non può essere recuperato tal quale per cui attendiamo ulteriori riscontri da parte dei servizi di analisi per capire quale sarà il procedimento da adottare. Io sono ottimista: credo che si potrà sistemare la situazione e che la prosecuzione dell’Ostiglia non sarà messa in discussione anche se con qualche ritardo. Sarebbe veramente un peccato che tutto il lavoro fatto dalla giunta comunale per costituire i collegamenti ciclabili dal centro verso i quartieri e l’Ostiglia venisse vanificato da questa pesante eredità”.
 

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