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Cronaca Vedelago

Elettricista morto a 25 anni: indagati i titolari delle ditte coinvolte

La magistratura continua ad indagare sulla tragica morte di Andrea Soligo: nel registro degli indagati i rappresentanti della Veneto Impianti di Riese Pio X e della Fen Impianti a Tezze sul Brenta

Due indagati e autopsia disposta dal magistrato di Vicenza sul corpo di Andrea Soligo, l'operaio di 25 anni, residente a Vedelago, precipitato da una scala ad un'altezza di circa quattro metri mentre stava eseguendo dei lavori di manutenzione per una ditta esterna. Nella caduta il giovane, dipendente della Veneta Impianti di Riese Pio X e padre di due figli, ha riportato un gravissimo trauma cranico e la frattura del rachide cervicale che non gli ha lasciato scampo. Il decesso è avvenuto durante il trasporto all'ospedale di Bassano del Grappa. Soligo, originario di Montebelluna, viveva con la moglie Giorgia Nicole (sposata il 1° giugno del 2019) e i figli Niccolò e Talia di 4 e 2 anni, in un appartamento in via Carducci, a Vedelago. In precedenza la coppia aveva vissuto a Riese Pio X.

Indagati i due titolari della Veneto Impianti di Riese Pio X e della Fen Impianti a Tezze sul Brenta (azienda dov'è avvenuta la tragedia sul lavoro). Si tratta di Luciano Giacomelli e di Selvatico Uberto Benedetto, ex presidente di Formula Imola la società che gestisce l'autodromo dedicato ad Enzo e Dino Ferrari. I due imprenditori sono stati indagati dopo la relazione presentata dallo Spisal alla magistratura. Restano da chiarire le cause che hanno portato il 25enne a cadere dalla scala e se tutte le norme antinfortunistiche siano state rispettate. L'autopsia sul corpo del giovane servirà proprio ad accertare se Soligo sia stato vittima di un malore improvviso prima del drammatico incidente. 

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