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Cronaca Centro / Via Palestro, 33

Grande partecipazione per il primo "Aperitivo...con l'arte" di Francis Bacon a Ca' dei Carraresi

Grazie al successo ottenuto dall'evento, la mostra offre ora una nuova apertura tutti i venerdì sera fino alle 20, come già avviene durante l'intero weekend

TREVISO Grande successo quello di venerdì sera per la prima edizione di "Aperitivo con l’arte!", l’evento organizzato da Casa dei Carraresi  per la mostra "Francis Bacon. Un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno", al quale ha partecipato un pubblico di età molto diverse fra loro ma soprattutto differente rispetto a quello che normalmente frequenta lo spazio espositivo, che vuole essere proprio l’obiettivo della mostra stessa. Visto il notevole afflusso della serata, l’organizzazione ha quindi deciso di prolungare l’apertura dell’orario mostra tutti i venerdì alle ore 20, oltre al sabato e la domenica (venerdì, sabato e domenica orario 10-20)

L’idea dell'evento nasce con lo scopo di poter accostare la cultura ad altre forme ludiche e conviviali, un po’ come la stessa mostra dedicata all’artista di Dublino mira a fare. Con lo scopo di differenziarsi dalla classica esposizione d’arte, "Francis Bacon. Un viaggio nei mille volti dell’uomo moderno viene" pensata da Kornice con l’obiettivo di creare un percorso in grado di attraversare diverse materie e pensieri, accostando l’ambigua personalità di Francis Bacon alla trasversalità dell’argomento di cui si vuole trattare. Ambientata tra fine Ottocento e inizio Novecento, periodo in cui l’identità umana traballa tra dubbi ed incertezze, visitare la mostra d’arte significa percorrere il pensiero non solo di Francis Bacon ma anche di tutti i suoi colleghi e coetanei che, ripresi in un vortice di insicurezze, cercano, esprimendosi attraverso differenti forme d’arte, di scoprire, studiare e delineare quelli che sono i mille volti dell’uomo moderno.

Entrare nella mostra significa dunque studiare, analizzare e confrontare Francis Bacon  con altri spunti che la cultura italiana e internazionale ci mette a disposizione: non solo opere letterarie -  Pirandello in tale contesto riesce a chiarificare più che mai il contesto storico-sociale in cui tutta la mostra è ambientata- ma anche altre opere artistiche, come quella di Emilio Vedova o di altri ritratti di personaggi noti al tempo che illustrano e chiarificano molti aspetti delle opere dell’autore e della concezione di ignoto prevalente al tempo. L’uomo moderno è una figura che per alcuni aspetti rimane ignota ancor oggi: la complessità e le diversità di ciascuna personalità sono difficili da delineare e alle volte è difficile scoprire gli aspetti che si celano dietro a ciascuna persona. Questa mostra ha cercato di affrontare questa curiosità, provando a capire il personaggio non solo dal punto di vista artistico ma soprattutto dal punto di vista umano e psicologico, riscontrando come molti aspetti chiave nella vita umana del contesto novecentesco siano gli stessi di cui si discute ancora al giorno d’oggi.

La rabbia repressa che si scatena in un tratto particolarmente marcato nella tela, la scelta di realizzare un’ampia serie di figure papali che, per un artista ateo come Bacon, altro non sono che la rappresentazione inconscia della figura paterna, sono tutti aspetti che, se analizzati con cura e precisione, fanno scoprire al visitatore un lato oscuro, quasi nascosto, di un personaggio enigmatico che, come i suoi colleghi, esprime il sentimento che attanaglia la sua esistenza in opere d’arte

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