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Cronaca Mogliano Veneto

Appartamento a luci rosse a Mogliano, condannata maitresse cinese

Un anno e due mesi di reclusione per una cinese di 38 anni, era stata incastrata da un carabinieri che si era finto cliente della casa d'appuntamenti

MOGLIANO VENETO Gestiva un piccolo giro di squillo all'interno di un appartamento a Mogliano Veneto. Incastrata da un carabiniere che si è finto cliente, una maitresse cinese di 38 anni è stata condannata con rito abbreviato a un anno e due mesi di reclusione per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Difesa dall'avvocato Andrea Zambon, ha ottenuto anche la sospensione condizionale della pena. Era il gennaio dello scorso anno quando la 38enne era stata arrestata e poi messa ai domiciliari dagli uomini del Nucleo Operativo Radiomobile di Mestre. Oltre ad annotare i gusti dei clienti e il numero di volte che si recavano nella casa a luci rosse, è stato accertato che la maitresse praticava anche degli sconti a quelli più affezionati. Le due giovani, entrambe clandestine, garantivano ognuna una decina di prestazioni sessuali al giorno per compensi che variavano dai 50 ai 150 euro. L'appartamento era inoltre ben pubblicizzato sui giornali e online su alcuni siti di appuntamenti a luci rosse.

Al momento del blitz c'era però soltanto una delle due ragazze all'opera. I militari, oltre ad arrestare la maitresse, avevano sequestrato un’ingente somma di denaro ritenuta frutto dell’attività illegale, ma anche materiale “tecnico” in uso alle prostitute, un pc, telefoni cellulari e alcune agende che contenevano contatti telefonici, prontuari e tariffe delle prestazioni, oltre che le descrizioni fisiche e caratteriali dei clienti più affezionati.

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