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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Vittorio Veneto

Grande Guerra, un archivio digitale per i caduti della Marca

Presentato dalla Regione Veneto l'archivio digitale dei caduti durante la Prima Guerra Mondiale. L'iniziativa mira a conservare la memoria storica e a censire tutte le vittime venete

La Regione Veneto ha deciso di onorare il ricordo dei caduti durante la Prima Guerra Mondiale con un “Archivio della memoria”, accessibile a tutti attraverso il sito Archiviomemoriagrandeguerra.it.

L'ARCHIVIO - L’archivio è stato realizzato dal Centro studi storici militari sulla Grande Guerra “Piero Pieri” di Vittorio Veneto, ed è stato presentato ieri mattina a Palazzo Balbi, a Venezia.

Fondamentale è stato anche il supporto dei Comuni di Vittorio Veneto, Nervesa della Battaglia e San Donà di Piave (Venezia), che nel 2011 hanno realizzato tre raccolte pubbliche digitali.

CENSIMENTO - I caduti veneti durante la Grande Guerra furono 48.374, 9.331 nella sola Provincia di Treviso. Con questa iniziativa, che raccoglie fotografie e documenti provenienti dalle famiglie, la Regione Veneto si prefigge anche di realizzare un database del “Censimento dei caduti della Grande Guerra” e di pubblicare i dati di tutte le province entro il 2018, in occasione del centenario della fine del conflitto.

Il censimento è già stato avviato dalla provincia di Treviso, dove sono stati censiti già un quarto dei caduti.

DUA ANNI DI LAVORO - "Finalmente - ha dichiarato Lorenzo Cadeddu, presidente del Centro “Pieri” - riusciremo a ricordare degnamente i nostri caduti. Il lavoro è iniziato un paio di anni fa, da una doppia lettura degli elenchi con 650.000 nomi presenti negli archivi del Commissariato generale per le onoranze ai caduti in guerra presso il Ministero della Difesa: ne abbiamo estratto i nomi di tutti i Veneti, provvedendo poi a ordinarli per Comune, mentre la terza fase, che ci siamo ripromessi di completare al ritmo di una provincia all'anno, è quella di reperire tutti i dati che riguardano ogni singolo caduto".

MEMORIA - "Se a un popolo - ha commentato l'assessore regionale Daniele Stival - si cancella o si toglie la lingua, la storia, le tradizioni o la cultura, questo è un popolo destinato a scomparire o, peggio, a essere schiavizzato. E anche la Grande Guerra è un elemento fondamentale della nostra storia, per cui questa operazione ha un duplice aspetto: ricordare le persone e, attraverso il loro ricordo, vedere l'evoluzione dei territori martoriati dall'evento della guerra, offrendo anche un'occasione importante per la loro valorizzazione, nella prospettiva del turismo della memoria".

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