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Cronaca

Raffica di furti in tutto il Nordest: sgominata banda di ladri

Operazione dei carabinieri di Pordenone: sei arresti, in 10 nei guai. Recuperata refurtiva per 400mila euro. Colpi anche a Treviso

PORDENONE Si spostavano tra il Friuli e il Veneto: da Venezia a Treviso, a Pordenone. Colpivano soprattutto case ed esercizi commerciali. I carabinieri del comando provinciale di Pordenone sono riusciti a fermare sei persone, accusate di aver commesso una serie di furti tra la nostra regione e il confinante Friuli. Si tratta di una banda composta da una decina di persone, tra le quali una di origini albanesi e il resto romene. Per sei di loro sono scattate le manette, per gli altri l’obbligo di dimora.

ALMENO 20 FURTI Le indagini, coordinate dalla Procura di Pordenone, erano cominciate a maggio dell’anno scorso e hanno consentito di arrivare a dare un volto e un nome ai componenti del gruppo criminale. Le perquisizioni hanno interessato, oltre a Veneto (a Treviso, Venezia, Padova e Vicenza) e Friuli, anche l’Emilia Romagna, in particolare Bologna. Una ventina, in totale, i furti dei quali sono accusati gli stranieri.

QUASI MEZZO MILIONE DI REFURTIVA Nel corso delle perquisizioni i carabinieri hanno rinvenuto cinque autoveicoli e tre autocarri appena rubati, attrezzatura meccanica ed edile, 400 chili d’argento in vettovaglie. Merce per un valore complessivo di circa 400mila euro. Per gli arrestati si sono aperte le porte delle case circondariali di Bologna, Padova e Treviso.

COME STUDIAVANO IL FURTO In tutti i casi – sono stati scoperti ed addebitati 20 diversi furti – il modo di operare era molto professionale: acquisizione dell’obiettivo, in base alle caratteristiche dello stesso – materiale custodito, sito defilato, facilità nell’accesso – sopralluogo preventivo in orario diurno – magari da parte di soggetti diversi da quelli che sarebbero intervenuti successivamente –  successivo sopralluogo in orario notturno per accertarsi della fattibilità del colpo e, successivamente, compimento dell’atto. Normalmente i furti venivano effettuati con auto rubate nelle vicinanze – nel corso dell’attività ne sono state recuperate 8, compendio di furto appena commesso, e restituite ai legittimi proprietari; in un paio di casi, la stessa vettura è stata addirittura rubata per due volte di seguito – poi abbandonate o, come accaduto in un caso, reimmatricolate in altro paese – nello specifico, una Bmw X5 era stata rubata in Spagna e reimmatricolata in Romania.

I COLPI NELLA MARCA Tre gli arrestati in flagranza: uno in provincia di Treviso, nel dicembre 2014 – l’uomo, sorpreso ad attuare un furto in un locale pubblico, nonostante fosse stato sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di San Vito al Tagliamento, ha continuato a commettere altri furti e ad effettuare ricognizioni su possibili obiettivi insieme ai propri complici – e due a San Donà di Piave, nello scorso mese di febbraio. Tra i colpi nella Marca, un tentato furto ai danni del bar “Al Bacaro” di Monastier il 1° dicembre 2014; un tentato furto presso il bar ristorante “Verdi” di Oderzo il 23 gennaio; un furto di una Volkswagen Polo a Gorgo al Monticano tra il 22 e il 23 gennaio.

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