CONEGLIANO Non è bastata una condanna a un anno e sei mesi agli arresti domiciliari per fermare la sete di un sessantaquattrenne conglianese, pizzicato dai carabinieri di Conegliano mentre stava rincasando dopo una serata trascorsa al bar.

L'uomo era noto alle forze dell'ordine per essere stato fermato, qualche anno fa, da una pattuglia della zona che l'aveva trovato alla guida con valori alcolici ben superiori alla media consentita. Completamente ubriaco e in stato confusionale l'uomo aveva insultato e aggredito gli agenti che lo avevano fermato. Un gesto che gli è valso una condanna pesantissima per guida in stato di ebbrezza e resistenza a pubblico ufficiale, da scontare agli arresti domiciliari. Da quel giorno è passato ormai un po' di tempo ma il sessantaquattrenne non ha mai perso il vizio del bere e così, una di queste sere, i carabinieri di Conegliano l'hanno pizzicato mentre usciva da un locale situato a pochi metri di distanza dalla sua abitazione. Una serata al bar che rischia di costare davvero caro all'uomo. Processato per direttissima, il coneglianese potrebbe subire una condanna ben più pesante di quella ricevuta la prima volta. L'avvocato dell'uomo ha ottenuto il rinvio dell'udienza per esaminare il fascicolo e presentare una strategia di difesa adeguata. Nelle prossime settimane è attesa la nuova udienza per decidere le sorti del sessantaquattrenne.