rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Conegliano

Arrestato il figlio del rapinatore ucciso dal benzinaio Stacchio

Blitz nei campi nomadi della Marca, sette in manette per almeno dieci furti ai danni di bar e sale slot della provincia. Dietro le sbarre anche Alan Cassol

CONEGLIANO A quasi due mesi di distanza da quella rapina finita nel sangue, i carabinieri hanno arrestato Alan Cassol, 19 anni, figlio di Albano Cassol, rapinatore ucciso dal benzinaio Graziano Stacchio durante un colpo ai danni di una gioielleria di Vicenza. Le manette per il giovane sono scattate nell’ambito dell’operazione All In portata a termine dai carabinieri del comando provinciale di Treviso, dai militari della compagnia di Conegliano, dal nucleo cinofili di Bologna e Torreglia, dal nucleo elicotteristi di Treviso e il 4° Battaglione Mobile di Mestre. 120 uomini in servizio che all’alba di lunedì hanno effettuato dei blitz in campi nomadi della provincia di Treviso arrestando sette persone ritenute responsabili di furti ai danni di esercizi commerciali della Marca.

GLI ARRESTI Lunedì mattina sono state eseguite sette ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di giovani dai 18 ai 26 anni, tutti appartenenti a famiglie nomadi di giostrai della zona e accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti nei negozi trevigiani. In manette sono finiti: Alan Cassol 19enne di Fontanelle e vertice organizzativo del gruppo, i fratelli G.N. e G.M rispettivamente 20enne e 23enne di Mareno di Piave, Z.L. 20enne arrestato a Trento, i 20enni D.M. e F.N anche loro di Mareno e arrestati a Loria di Castelfranco Veneto e il 33enne Z.G. di Giavera del Montello. E' stato inoltre accertato che diversi tra loro avevano alle spalle anche alcuni piccoli precedenti di polizia.

Secondo le forze dell'ordine, che hanno svolto le indagini di concerto con la Procura di Treviso, alla banda sono ad oggi contestati una decina di colpi ai danni di bar e sale slot in tutta la Marca Trevigiana, principalmente a Mareno di Piave, Vazzola, Santa Lucia di Piave, Colfosco e Conegliano. Tutti furti messi a segno tra metà gennaio e i primi di marzo. Secondo gli inquirenti, i ragazzi prima visionavano personalmente i locali da derubare e durante la notte procedevano al furto, ma spesso sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza degli immobili assaltati, le cui immagini si sono rivelate fondamentali nel riconoscimento dei giovani. Del sodalizio facevano parte solo neo maggiorenni atletici e forzuti, caratteristica necessaria per entrare nel gruppo in quanto i colpi programmati richiedevano tutti velocità d'azione e capacità di auto-difesa per ridurre al minimo i tempi dei blitz e per evitare ogni possibile complicanza. Sequestrate anche due armi fittizie, ma del tutto uguali alle originali, alcuni televisori, dei prodotti professionali per parrucchieri e diversi sacchetti di monetine per un totale di almeno 3mila euro, anche se ogni colpo messo a segno fruttava al minimo tra i 4 e i 5mila euro.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arrestato il figlio del rapinatore ucciso dal benzinaio Stacchio

TrevisoToday è in caricamento