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Cronaca

Maltrattamenti continui in famiglia: giovani finiscono nei guai

Un 18enne è stato arrestato e una 16enne invece è stata denunciata. Entrambi hanno aggredito violentemente i genitori per futili motivi

TREVISO - Percosse, minacce e ingiurie. Questo quanto riscontrato dalla polizia in due episodi differenti, ma simili nell'esecuzione, con protagonisti due giovanissimi trevigiani e le loro rispettive famiglie.

Il primo fatto in ordine temporale è avvenuto alle ore 16 martedì in zona Treviso Sud, dove due volanti sono intervenute su segnalazione di una madre preoccupata per la propria incolumità a causa delle continue minacce del figlio neo diciottenne e con problemi caratteriali e giuridici alle spalle. Una volta sul posto comunque, gli agenti si sono fatti aprire dalla donna e hanno subito cercato di colloquiare con il figlio violento che si era chiuso nella sua camera ad ascoltare musica tecno. Dopo qualche minuto di trattativa il ragazzo ha così aperto ed è subito parso molto tranquillo, anche se con un atteggiamento chiuso e molto cinico tanto che sono stati i genitori a dover spiegare agli agenti il motivo del loro coinvolgimento.

Secondo quanto ricostruito quindi dalle forze dell'ordine si è riscontrato quanto segue: il 18enne, attualmente nullafacente, era da circa 4 mesi tornato nella casa familiare dopo due anni passati in comunità a causa di un arresto in passato per maltrattamenti in famiglia con conseguenti diversi medicamenti presso il pronto soccorso da parte dei due genitori. Il giovane ha infatti un carattere difficile e già dall'età di 10 anni è seguito da uno psicologo per cercare di limitare i suoi atteggiamenti violenti. Purtroppo però martedì l'epilogo in negativo della vicenda: dopo un mese infatti di tranquillità, il ragazzo è tornato a casa dopo giorni che era scomparso e a causa di futili motivi ha iniziato ad inveire ed ingiuriare i genitori, lui 58enne e lei 55enne, finendo con lo schiaffeggiare la madre. Dalle prime ricostruzioni le avrebbe anche detto: "Ti prendo a sberle fino a farti diventare bella e poi ti taglio la gola! Voi dovete mantenermi finchè non trovo lavoro, quindi faccio quello che voglio per ora, anche perchè voglio andarmene di casa!".

A quel punto è stata inevitabile la chiamata alla polizia, nonostante i genitori benestanti abbiano negli anni più volte cercato di evitare di coinvolgere le forze dell'ordine provando a risolvere la questione del figlio violento in famiglia, ma alla fine anche loro hanno dovuto cedere all'evidenza. Il giovane si trova ora nel carcere di Santa Bona a Treviso con l'accusa di maltrattamenti in famiglia.

Il secondo episodio è invece avvenuto a Casier alle ore 21 di mercoledì. Protagonista del fatto è una studentessa di 16 anni, anche lei con un carattere molto difficile e seguita da tempo da uno psicologo per alcuni atteggiamenti violenti in passato, oltre che una personalità borderline. Anche in questo caso a chiamare la polizia è stata la madre della ragazzina dopo un alterco sfociato in ingiurie, minacce e ferite. La giovane infatti era da poco tornata a casa da scuola quando la madre l'ha rimproverata per l'andamento scolastico tutt'altro che buono e per essere stata pizzicata 10 giorni prima a rubare in un negozio della zona. A quel punto però la 16enne, stufa delle classiche ramanzine tra genitori e figli, ha schiaffeggiato la donna la quale ha immediatamente chiamato il nuovo compagno (entrambi 46enni) per cercare di calmare gli animi. Purtroppo questo fatto ha solo acuito la rabbia della ragazza, tanto da farle prendere un taglierino e provocare diverse ferite all'uomo, soprattutto alla mano, oltre che ingiuriarlo. Inevitabile in quel momento la chiamata alle forze dell'ordine che in breve tempo hanno raggiunto l'abitazione familiare e denunciato la ragazzina per minacce aggravate ed ingiurie.

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