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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

In arrivo 40 profughi a Treviso, sabato presidio della Lega Nord

"Ci opporremo a questa vergognosa scelta del Ministero dell’Interno – commenta immediatamente la senatrice trevigiana Patrizia Bisinella"

TREVISO - "Oggi, nonostante la Prefettura abbia informato il Ministero dell’incapacità della provincia di Treviso di farsi carico di altri 40 clandestini, lo Stato ha comunicato che comunque era necessario occuparsene, disponendo che i clandestini fossero alloggiati anche in strutture alberghiere". Lo rende noto la senatrice Patrizia Bisinella, annunciando che, proprio alla luce di quanto accaduto, sabato 22 marzo, dalle 9 alle 13, la Lega Nord manifesterà vicino alla Prefettura di Treviso.

"Ci opporremo a questa vergognosa scelta del Ministero dell’Interno – commenta Bisinella - A Treviso il tasso di integrazione degli immigrati è tra i più alti del paese perché in passato le politiche sono sempre state orientate al rigoroso rispetto delle regole.  E da domani i trevigiani sono costretti a far fronte di tasca loro, nonostante la crisi economica e le difficoltà, al sostentamento di nuovi clandestini. Non c'è lavoro, ogni giorno chiude un'azienda, non ci sono alloggi pubblici, i servizi sociali peggiorano per l'enorme carico di domande che la crisi economica ha creato, eppure Renzi fa finta di niente e parla entusiasticamente dei 4mila clandestini sbarcati nelle ultime ore".

Sul caso è intervenuto anche il presidente della Provincia di Treviso: “Renzi ci ha fatto un bel regalo di Pasqua – commenta Leonardo Muraro – mandandoci a Treviso dei profughi dei quali, in questo momento, non abbiamo certo bisogno. Persone che, lo ricordo, saranno pagate circa 40 euro al giorno, uno schiaffo ai nostri cittadini. È inutile fare tanto i paladini contro gli accattoni, come vedo in questi giorni a Treviso, se questo serve a fare spazio per l’arrivo di questi profughi – continua Muraro – Va bene l’accoglienza, ma in questo caso sembra davvero un regalo inutile di Renzi e Alfano, che forse vuole togliersi un peso dalla sua Sicilia, a un territorio che in questo momento vive un momento molto difficile a livello economico e non ha certo bisogno di elementi che potrebbero alzare il livello della tensione sociale”.

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