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Cronaca

Edilizia residenziale: cambia regolamento per assegnazione alloggi

Anziani soli, padri e madri separati, punteggio più elevato per le fasce più deboli. Saranno ammesse anche le domande delle coppie

TREVISO Anziani soli, padri e madri separati, coppie iscritte nel registro delle unioni civili: sono sempre più frequenti i casi di ‘nuove e vecchie famiglie’ che per difficoltà economiche momentanee o strutturali si rivolgono all’ufficio casa per poter ottenere un alloggio comunale. La crisi economica, la disoccupazione anche per brevi periodi, il precariato, il numero crescente di convivenze hanno portato alla necessità di una revisione del regolamento per l’assegnazione degli alloggi popolari “Più in linea con le esigenze imposte dal momento sociale ed economico – dichiara il vicesindaco e assessore alla casa del Comune di Treviso Roberto Grigoletto – ispirato ai principi di equità sociale, parità di accesso, tutela dei diritti e maggiore sensibilità al disagio. La nostra società è cambiata e con essa anche le richieste che arrivano all’assessorato. Il problema casa in questo momento è centrale. Per capire la portata della questione è sufficiente pensare che sono oltre un centinaio le richieste di emergenza abitativa connesse a sfratti per morosità e purtroppo non siamo nelle condizioni di poter accogliere le richieste di tutti. L’amministrazione comunale dispone di circa 720 alloggi Erp, 80 dei quali necessiterebbero di lavori molto importanti per poter essere utilizzati. Nel frattempo nel 2015 l’amministrazione comunale, con uno stanziamento di 1 milione e 200 euro di euro è riuscita a risistemare all’incirca 23 alloggi che sono già stati tutti assegnati. L’obiettivo è di lavorare progressivamente e nel tempo anche sul restante patrimonio immobiliare. Confidiamo anche nei finanziamenti del Por  Fesr 2014-2020, una rilevante iniziativa che consentirà di partecipare ad un bando finalizzato all'erogazione di fondi per lo sviluppo urbano sostenibile (con specifico riferimento al recupero di alloggi finalizzati all'inclusione sociale), con un plafond da 77 milioni di euro complessivi”, chiude Grigoletto.
Regolamento – I punteggi I criteri di accesso sono fissati dalla legge regionale 10 del 96 e restano dunque invariati. A cambiare nel nuovo regolamento sono i criteri per l’ottenimento dei punteggi premiali che hanno come obiettivo la tutela delle fasce più in difficoltà come gli anziani , padri e madri separati.
Il nuovo regolamento prevede un aumento del punteggio, fino a 3 punti qualora il richiedente sia in mobilità da almeno sei mesi rispetto alla data di presentazione della domanda; fino a 7 punti ai richiedenti che comprovino l’onerosità del canone d’affitto annuo pagato rapportato al reddito complessivo percepito; 3 punti  per i richiedenti soli che siano vedovi, legalmente separati, divorziati, nubili o celibi, con figli a carico; fino a 3 punti ai soggetti che, al momento della presentazione della domanda, abbiano compiuto i 65 anni di età e vivano anagraficamente soli; 2 punti, in aggiunta a quelli attribuiti dalla L.r. 10/96, a favore di giovani coppie che abbiano meno di 35 anni al momento della presentazione della domanda e che abbiano contratto matrimonio da non oltre un anno rispetto alla data di pubblicazione del bando o che contraggano matrimonio entro un anno.  Un punto verrà assegnato anche ai richiedenti residenti nella provincia di Treviso da almeno 25 anni. Questo criterio non è più discriminante per le fasce più in difficoltà per l’ottenimento di punti premiali come per esempio gli anziani e i genitori separati.

Regolamento – L’ampliamento dei diritti La domanda potrà essere presentata anche dalle giovani coppie iscritte nel registro comunale delle unioni civili a cui verranno attribuiti 2 punti in più qualora i componenti abbiano meno di 35 anni al momento della presentazione della domanda.
Tre punti andranno a favore di soggetti legalmente separati e/o divorziati, non affidatari di figli minori, che dimostrino di pagare regolarmente assegno di mantenimento o alimentare a favore dei figli, il cui importo annuo sia pari o superiore ad 1/3 del reddito annuo imponibile; 4 punti, in aggiunta a quelli attribuiti dalla L.r. 10/96, ai richiedenti titolari di un alloggio assegnato a titolo precario dal Comune (trattasi di sistemazione temporanea, ai sensi dell'art. 11, comma 6, della L.r. 10/96 o di concessione di alloggio assistenziale) che presentino una situazione socio – economica disagiata.

 

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