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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Al Ca' Foncello arrivano l'assistente di sala e l'operatore sociale

Varato all’Ospedale Ca’ Foncello dell’Azienda Ulss 9 di Treviso il nuovo Progetto Accoglienza al Pronto Soccorso: introdotte nuove figure

Varato all’Ospedale Ca’ Foncello dell’Azienda Ulss 9 di Treviso il nuovo Progetto Accoglienza al Pronto Soccorso. Si tratta di una serie di iniziative mirate a facilitare l’accesso e ridurre il disagio nell’attesa di pazienti e familiari che si rivolgono al servizio di urgenza che si completerà con la presenza di due nuove figure a sostegno dell’utenza: l’Assistente di sala e dell’operatore e l’Operatore sociale. Il progetto è stato presentato oggi all’annuale Convegno delle Professioni sanitarie, incentrato sul tema “Umanizzazione delle cure”, alla presenza del direttore generale Giorgio Roberti.

“Raccogliendo e condividendo le sollecitazioni in questo ambito fatte dalla Giunta Regionale, in questi mesi abbiamo avviato una serie di interventi per ridurre il disagio dei pazienti e degli accompagnatori che si rivolgono al Pronto Soccorso – spiega il Direttore generale Giorgio Roberti -. Siamo intervenuti ridefinendo le aree di attesa sulla base dei codici colore del triage, disponendo un’area separata per i familiari dei codici più gravi ed un’altra per i casi pediatrici, abbiamo allestito una piccola zona comfort ed installato dei monitor di intrattenimento”.

“Abbiamo, inoltre, deciso di valutare la presenza di personale qualificato con la funzione di facilitatore tra il reparto in attività clinica e l’area di attesa – prosegue Roberti -. Da una indagine che abbiamo condotto nell’ultima settimana di ottobre, infatti, c’è una altissima soddisfazione riguardo la professionalità e la cortesia dell’intero reparto (94%), altrettanto elevato è il grado di informazione ricevuta dai pazienti sui farmaci e sulle terapie ma circa la metà degli intervistati hanno sottolineato qualche difficoltà durante l’attesa sia nella percezione di essere seguiti come pazienti sia di essere informati come accompagnatori. Dati che ci hanno spinto ad istituire l’Assistente di sala per favorire il superamento di queste difficoltà. Parallelamente abbiamo pensato a garantire in Pronto Soccorso un "riferimento" che possa intercettare da come si manifestano con l’ingresso problematiche sociali  e quindi avviare tutto quanto è necessario presso i servizi interessati. Ritengo che in un momento di problematiche sociali come questo che stiamo vivendo possa essere un buon contributo”.

Le due figure sono già state coinvolte. In questi giorni, dal 16 dicembre, verrà avviata una fase sperimentale in cui il servizio verrà testato sul suo più adatto e miglior utilizzo. Si prevede di portarlo a regime e quindi familiare all’utenza da metà gennaio.

ALCUNI NUMERI. Al Pronto Soccorso del Ca’ Foncello, diretto dal dr. Maurizio Sacher, nel 2012 si sono registrati 88.526 accessi. (45.360 c. bianchi; 29.581 c. verdi; 11.716 c. gialli; 1869 c. rossi).

COSA E’ GIA’ STATO FATTO. Negli ultimi mesi è già stato individuato un Operatore Socio Sanitario di riferimento per la sala d’attesa, sono state ridefinite le procedure per la gestione dei casi e la comunicazione coi familiari, sono state caratterizzate cromaticamente le aree d’attesa in base ai codici colore d’accesso, create aree riservate per li casi pediatrici e i familiari dei casi più gravi, sono stati rinnovati gli arredi per un maggiore comfort e allestiti monitor con video.

L’ASSISTENTE DI SALA. Avrà il compito di informare i pazienti e i familiari sul significato del codice assegnato e sulle eventuali cause del prolungamento delle attese; assicurare una presenza accanto ai pazienti che attendono le cure, aiutandoli nelle necessità prestando particolare attenzione alle persone che restano sole a lungo e provvedendo ad un servizio di accompagnamento verso alcuni servizi di consulenza; fornire informazioni e sostenere gli accompagnatori che attendono; stazioni di soccorso; fare da tramite fra pazienti-familiari ed il personale.

L’OPERATORE SOCIALE. Avrà il compito di “aggancio avanzato” a fronte di casi giunti al Pronto Soccorso che rivelino situazioni di disagio o particolare fragilità sociale. Faciliterà, quindi, l’attesa per i soggetti interessati fornendo il necessario supporto e attiverà tempestivamente la presa in carico territoriale e di eventuali percorsi necessari presso i Servizi Sociali. Sarà coordinato dal Dipartimento Continuità delle Cure Ospedale –Territorio, guidato dal dottor Massimo Calabrò.

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