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Cronaca

Attentato a Parigi, Muraro: "I terroristi islamici sono tra di noi"

Il presidente della Provincia: "Sono scioccato da quanto accaduto a Parigi, è una vera strage. Dobbiamo prendere subito coraggio"

TREVISO “Un attentato tremendo, nel cuore della libertà occidentale: la libertà di espressione. Sono scioccato da quanto accaduto a Parigi, è una vera strage. Sono profondamente addolorato per le vittime e porto il mio cordoglio per quanto accaduto. Tutto ciò, però, non può fare a meno di porre una riflessione sull'accoglienza nel 2015" Esordisce così il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro, nel commentare l'attentato di mercoledì alla redazione di Charlie Hebdo, a Parigi, che ha provocato almeno 12 morti e cinque feriti. "Viviamo un momento storico difficile, una crisi economica logorante, la tensione sociale è già di per sé sempre più alta e non possiamo più permetterci di accogliere sul suolo europeo gente che non è capace di integrarsi, che rifiuta qualsiasi forma di espressione, anche una delle più alte quale la satira, che in Europa ha sempre avuto grande rispetto e seguito. Ricordo il caso delle vignette danesi su Maometto, il caso di “Winnie the Pooh” censurato in Turchia perchè l'amichetto Pimpi è un maialino e ora la strage di difensori della libertà di espressione e dei poliziotti. Credo sia giunto il momento di fare una riflessione sul futuro che vogliamo. O dobbiamo aspettare che un episodio come questo si verifichi anche in Italia, per poi svegliarci tutti di colpo come sempre accade?

"I terroristi islamici ormai sono tra noi e le recenti manifestazioni ci dimostrano che hanno aperto una guerra mondiale a tutti i livelli. Sono tra di noi e decidono il bello e cattivo tempo. Sono tra di noi e decidono che se un giornale non va bene, va fatto scomparire. A colpi di fucile. È questo che vogliamo, continuando ad accogliere indiscriminatamente tutti? Un Paese che si rifiuta di controllare le frontiere è un Paese debole, soprattutto sul piano internazionale. Lo dimostra il trattamento dei due Marò in India. È bene allora prendere coraggio, attuare una seria politica estera e porre fine a questa invasione. Prima che un caso “Charlie Hebdo” si verifichi anche da noi”.

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