Cieca e tetraplegica per errore medico, ancora niente risarcimento
Il giudice ha confermato la somma di un milione e mezzo di euro alla famiglia di una bimba nata cieca e tetraplegica per un errore sanitario
VITTORIO VENETO — Un errore medico l’ha resa cieca e tetraplegica alla nascita. Dopo nove anni, ancora nessun risarcimento. È la storia di una bimba con genitori romeni, nata a Vittorio Veneto, raccontata dalla Tribuna di Treviso. L’errore medico sarebbe stato dimostrato, con tanto di sentenza definitiva che ha confermato un risarcimento di un milione e mezzo di euro. Ciononostante, la famiglia attende ancora quella somma.
Sembrerebbe che nei giorni scorsi l’Ulss abbia dato la sua disponibilità a pagare, ma ancora non si sarebbe mosso niente di concreto. I fatti risalgono al 2005 quando la bimba, durante la nascita, aveva avuto una carenza di ossigeno che le ha causato problematiche a livello cerebrale. Per questo era nata cieca e tetraplegica e le indagini avevano trovato un riscontro su un errore commesso dai medici nella fase precedente al parto.
La famiglia si era affidata a “Obiettivo Risarcimento” e a un avvocato. La sentenza aveva dato loro ragione, ma l’Asl aveva risposto con una proposta più bassa, respinta dai genitori della bimba. L’auspicio, ha detto il presidente di Obiettivo Risarcimento, Roberto Simioni, è che questa vicenda si concluda al più presto per la famiglia che si è ritrovata costretta a vivere un dramma.