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Cronaca

Banche, PdP e FN: «L'usura? Peccato che grida vendetta al Cielo. Veneto terra devastata»

I due movimenti si sono incontrati sabato sera all'hotel Ca' del Galletto dove in una sala gremita hanno discusso della ferita delle "banche venete" e proposto la sovranità monetaria come ricetta per far "risorgere" l'Italia

«L'usura è un peccato che grida vendetta al Cielo». Con queste parole Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, ha battezzato l'incontro organizzato in sinergia con il movimento Pescatori di Pace che si è tenuto sabato sera all'hotel Ca' del Galletto di Treviso. Sul tavolo i temi sempre molto sentiti in Veneto: banche venete, usura in banca e truffa bancaria. 

Il caso Treviso

Ad aprire il convegno in una sala gremita di persone Alfredo Belluco, vicepresidente nazionale di Confedercontribuenti, da sempre e in ogni sede combattente sul fronte truffa e usura in banca, a partire anche da casi recentissimi: «A Treviso, purtroppo, spiace constatare come alcuni giudici non conoscano la normativa anti usura. Molte sono le sentenze contro i piccoli imprenditori su mutui con promessa usuraria e mora». Belluco, in uno striscione, ha chiesto espressamente ai giudici di rispettare le sentenze delle corti superiori e la normativa vigente.

La famiglia

Lorenzo Damiano, ex candidato alle politiche con il Popolo della Famiglia, ha ricordato la sua vicenda personale in merito alle banche venete e ha chiuso mettendo sul piatto attraverso il suo movimento ultracattolico Pescatori di Pace, nato nel 2010 a Medjuorje, «più azione e meno politica per tornare a ricostruire un tessuto sociale e imprenditoriale di valore, privilegiando e difendendo la famiglia, il vero nucleo che porta avanti la società, e ritornando alla sovranità monetaria, unica possibilità di far risorgere il nostro Paese».

Il Veneto

Infine il segretario di Forza Nuova, in chiusura di serata, ha ricordato come dalla nascita del suo movimento nel 1997 tra i punti fondamentali del programma ci sia "lo sradicamento dell'usura, l'azzeramento del debito pubblico e l'istituzione di una moneta di popolo". Parlando della crisi Fiore non ha dubbi: «Quando manca il sangue è necessario metterlo in circolo. La stessa cosa è la moneta: quando manca è necessario metterla in circolo, perchè questo non accade? Prendiamo ad esempio il Giappone: dopo aver stampato la sua moneta ha fatto girare nuovamente la sua economia con risultati importantissimi. In Italia deve essere lo stesso, anche se a qualcuno questa idea non piace. L'obiettivo delle sacche di potere, infatti, è distruggere la Grecia, l'Italia, la Spagna e il Portogallo che hanno portato la cultura e il cristianesimo nel mondo. Come diceva Lorenzo - chiude - occorre fare azione. Casa per casa, aiutare le persone in difficoltà, mobilitarsi a livello popolare. Il territorio veneto fu privilegiato negli anni Sessanta e Settanta da una corretta gestione del credito che ricavò dal sudore di milioni di veneti progresso e forza sociale. Questa terra negli ultimi 20 anni è stata invece devastata da un'usura diffusa e da un terrore bancario che non ha risparmiato aziende famiglie uomini e donne. Il procedere di crisi, usura e morte deve trovare forte la resistenza di un popolo che vuole rinascere che non vuole soccombere».

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