La banda dei clonatori di bancomat, scarcerato ingegnere
Il 34enne è astato rimesso in libertà, dopo che si trovava in prigione con l'accusa di aver manomesso gli sportelli di Roncade e San Biagio
I.T., il 34enne accusato di far parte del gruppo di clonatori di bancomat nella Marca è stato rimesso in libertà.
Secondo quanto riporta la Tribuna di Treviso, si tratta di un ingegnere bulgaro che si trovava in prigione perché accusato di aver manomesso gli sportelli di Roncade e San Biagio di Callalta.
Il 34enne, secondo le accuse, installava l’attrezzatura per clonare i bancomat insieme a un collega, per carpirne i codici segreti.
L'apparecchio veniva lasciatoa sullo sportello durante il fine settimana, soprattutto perché i prelievi sono di gran lunga maggiori, dopodiché veniva tolto.
Il clone avveniva grazie a un sistema inserito nella fessura di inserimento della carta di credito o del bancomat, che ne decriptava il codice.