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Cronaca Conegliano / Via Ferrera

"Si tolga la bandiera della pace, è indecorosa": in condominio scatta il litigio

Succede in una palazzina di via Ferrera a Conegliano. Francesca Nicastro, presidente dell'associazione Movimento Federalista Europeo di Conegliano e Vittorio Veneto: «Non la rimuoverò»

Una bandiera della pace può scatenare una feroce diatriba condominiale? Evidentemente si, perché questo è quanto successo nei giorni scorsi in una palazzina di via Ferrera a Conegliano quando, durante la consueta assemblea condominiale, quasi tutti i condomini si sono coalizzati contro Francesca Nicastro, insegnante di yoga e presidente dell'associazione Movimento Federalista Europeo di Conegliano e Vittorio Veneto, al fine di farle rimuovere la bandiera multicolore dal suo giardino. Una bandiera lì da tre anni insieme a quella dell'Europa.

«Sono rimasta stupita quando l’altra sera in assemblea condominiale una condomina ha preteso, in modo piuttosto virulento, che togliessi le bandiere dal giardino, perché, a suo dire, inficiano il decoro condominiale. E sono rimasta ancora più stupita che tutti i partecipanti fossero d’accordo con lei. Anzi, una proprietaria del condominio di fianco del mio ha detto che è giusto toglierle perché a lei erano stati fatti levare i pomodori: come se bandiere e pomodori fossero la stessa cosa». Le due bandiere, una della Pace e l’altra dell’Europa, sono lì appese in giardino da quasi tre anni e nessuno aveva mai avuto nulla da ridire. Ora, con una guerra sanguinosa ai confini dell’Unione Europea e il valore della pace da difendere, agli occhi di qualcuno risultano «indecorose».

«Ci sono rimasta male e poi mi è salita la rabbia. Come ho scritto nel post su Facebook al momento intendo lasciarle lì, ma non per una battaglia di principio. Sono convinta infatti che per costruire una comunità pacifica i bisogni di tutti debbano essere ascoltati e accolti, anche quelli della signora che ritiene indecorosa la bandiera della Pace e che ha un’idea di decoro condominiale molto diversa della mia. I propri bisogni però, per trovare accoglienza da parte degli altri, vanno espressi con sensibilità e non imposti con la clava. Se la signora invece di sollevare il caso in assemblea condominiale, trasformandola in un’arena conflittuale, mi fosse venuta a parlare, avrebbe trovato ascolto, comprensione e avremo trovato una soluzione che soddisfaceva i bisogni di entrambe. Se ci si parla con rispetto le soluzioni si trovano sempre - continua Nicastro -Ci stupiamo dell’invasione dell’Ucraina da parte del regime di Putin e ci indigniamo per i massacri di civili inermi, ma nelle nostre vite cosa facciamo per costruire la pace? Come ci comportiamo con i vicini di casa? Molti pensano di essere più sicuri spendendo migliaia di euro in portoncini blindati, quando la sicurezza la si costruisce con le buone relazioni, la compassione e la fiducia reciproca».

«L’assemblea condominiale in cui la bandiera della Pace è stata acclamata come indecorosa mi ha aperto gli occhi su un problema enorme: come vengono gestite le riunioni condominiali. Gli amministratori hanno un ruolo molto delicato e dovrebbero favorire le buone relazioni tra i condomini, come recita peraltro il loro codice deontologico. Mi muoverò per diffondere la comunicazione nonviolenta e la sociocrazia tra questa categoria di professionisti affinché siano in grado di proporre e gestire riunioni condominiali consapevoli, in cui le persone siano messe nelle condizioni, al di là dei loro limiti personali, di dare il meglio di sé. Le bandiere della Pace sono belle ma non bastano: ognuno di noi può fare qualcosa di concreto, nelle realtà in cui vive, per diffondere la pace» conclude Nicastro. 

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