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Cronaca

Spazi sociali a Treviso, fissati i criteri per i bandi

Martedì mattina l’amministrazione comunale ha approvato una delibera quadro per fissare i criteri di assegnazione degli spazi

Dopo il sì alla permuta per l’acquisizione della Ex Polveriera, la giunta Manildo compie un altro passo in avanti verso la riqualificazione e il riutilizzo dei “buchi neri” cittadini. Martedì mattina l’amministrazione comunale ha approvato una delibera quadro in base alla quale vengono fissati i criteri di assegnazione degli spazi che verranno riconsegnati ai cittadini trevigiani attraverso il sistema dei bandi. Due gli immobili già individuati l’ex-filt di via Terraglio e l’ex actt in Piazzale Duca D’Aosta. “Abbiamo sempre sostenuto la necessità di recuperare gli spazi comunali aprendoli alle esigenze della città – sostiene il sindaco di Treviso Giovanni Manildo – si riparte da un concetto di spazio aperto come luogo di aggregazione, crescita culturale, sociale e creatività”.

I criteri di utilizzo previsti dalla delibera riguardano immobili che necessitano di interventi di adeguamento edilizio e impiantistico e saranno destinati a soggetti che vogliano destinarli a luoghi di interazione tra creatività, formazione, sale di lettura, laboratori artistici e artigianali per citarne solo alcuni. “In un momento di difficoltà economica come questo, il Comune potrà così ottenere il recupero degli immobili da un punto di vista sia socio-ambientale che strutturale, senza dover sostenere risorse economiche di cui per ora non disponiamo”, dichiara Manildo.

I possibili candidati che potranno essere ammessi ai bandi saranno invece movimenti, gruppi, federazioni costituiti in associazioni riconosciute e non che svolgeranno senza concreto scopo di lucro, attività culturali, sociali ed assistenziali per l’interesse collettivo della comunità. Potrà essere consentita inoltre la presentazione della richiesta di assegnazione da parte di associazioni non ancora costituite formalmente. In tal caso la domanda dovrà essere sottoscritta da tutti gli associandi e contenere l’impegno di perfezionare l’atto costitutivo entro un mese dalla domanda. La proposta progettuale sarà valutata dalla commissione di gara secondo la qualità della proposta, la qualità del progetto di adeguamento edilizio, impiantistico, la sostenibilità finanziaria, l’esperienza e la qualità del partenariato oltre che ai risultati attesi e l’impatto sulla città.

E in tema di gestione del patrimonio il primo cittadino interviene anche per mettere fine alle polemiche nate da una notizie apparsa sulla stampa, secondo la quale il regolamento per l'assegnazione degli alloggi comunali sarebbe stato modificato.  "Il regolamento per assegnazione degli alloggi comunali è allo studio del la giunta - sottolinea Manildo - Ma ad oggi non ha subito alcuni revisione, non capiamo quindi le polemiche nate intorno a un provvedimento che la giunta non ha mai adottato. Gli attacchi strumentali della minoranza non fanno che esasperare in maniera immotivata i toni del dibattito. Non è più tempo di slogan e attacchi politici strumentali, ma di dare risposte serie e concrete alla cittadinanza. Il tema della casa così come quello del lavoro è per noi centrale – continua il sindaco – con l’assessore alle politiche sociali Liana Manfio stiamo lavorando per la messa in campo di politiche che portino ad una ricognizione e una valorizzazione del patrimonio esistente sia di Ater che del Comune, insieme a progetti di social housing. La revisione non si limita a una modifica del regolamento, ma costituirà una nuova gestione che affronti con occhi nuovi le politiche per la gestione del patrimonio immobiliare del comune", chiude i primo cittadino.

 

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