Barista accerchiato e preso a pugni in centro a Treviso di notte
L'uomo, 42 anni, ha raccontato di essere stato fermato da tre persone, con accento sudamericano, e di essere stato aggredito all'improvviso
TREVISO - Gli hanno sbarrato la strada e lo hanno aggredito apparentemente senza motivo. Lui è riuscito a difendersi, ma è finito comunque all'ospedale a causa di qualche pugno con ferite al naso e a un occhio. Protagonista dell'ennesima aggressione in centro a Treviso, un noto barista che da anni lavora in città e che ha raccontato alla Tribuna di Treviso di essere stato accerchiato da tre ragazzi, di cui non è riuscito a vedere il volto, probabilmente sudamericani sentendo l'accento. Da giorni si respira un'aria di tensione in centro città a causa di alcuni episodi che si sono susseguiti. Da un tentativo di rapina in pizzeria a diverse risse che hanno visto coinvolte molte persone.
E l'ultimo episodio di violenza risale alla notte tra martedì e mercoledì, quando il barista intorno all'una sarebbe stato fermato lungo via Campana, mentre rientrava a casa in sella alla sua bici. Come ha raccontato, gli aggressori avrebbero avuto il volto semicoperto dai cappucci. Poi, all'improvviso, l'aggressione. "Non li avevo mai visti - ha detto al quotidiano -. Una cosa del genere non mi era mai successa". Il malcapitato comunque non si è arreso, ha afferrato la catena del lucchetto della bici, pronto per difendersi. Pugni, calci, finchè è finito all'ospedale con lesioni al volto e al naso. Ma è riuscito a limitare i danni. In un primo momento il barista ha pensato che i tre aggressori volessero la sua bici, ma il motivo del'assalto non convince. L'uomo, che ha 42 anni, ha sporto denuncia alle forze dell'ordine che ora si occuperanno del caso.