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Cronaca

Bibliotecari trevigiani in visita alle best practices bavaresi

Una delegazione di otto bibliotecari della Rete bibliotechetrevigiane ha preso parte ad una visita alle buone pratiche a Ratisbona e Monaco

Dal 21 al 23 ottobre una delegazione di otto bibliotecari della Rete bibliotechetrevigiane (che unisce oltre 100 biblioteche del territorio coordinate dalla Provincia di Treviso) ha preso parte ad una visita alle buone pratiche a Ratisbona e Monaco di Baviera. L'occasione è stata offerta nell’ambito del progetto europeo Herman, finanziato dal Programma Central Europe, a cui la Provincia partecipa insieme a partner ungheresi, polacchi, italiani e tedeschi. Il progetto intende sviluppare e testare congiuntamente strategie, modelli, procedure di gestione e schemi economici innovativi finalizzati alla valorizzazione dei beni culturali e prevede un'azione pilota, finanziata con fondi europei.

Il progetto pilota, redatto dalla Provincia di Treviso, consiste nell'avvio di una piattaforma per la fruizione ed il prestito di materiale digitale (ebook, ma anche musica, video, giornali, dizionari, banche dati) per gli utenti delle nostre biblioteche.

A Monaco di Baviera, sotto la guida del Direttore Klaus Kempf è stata fatta una visita al Magazzino di deposito cooperativo, una vera “industria della conservazione” con 70 addetti e due camion a disposizione per lo smistamento del materiale nel territorio. LaSpeicherbibliothek raccoglie oltre 5,4 milioni di libri in un magazzino di 32.000 mq con 100 km lineari di scaffalatura. La biblioteca di deposito unisce le collezioni di tutte le biblioteche bavaresi rendendo disponibile la documentazione dismessa dagli scaffali e mantenendola attiva nel catalogo online per la rete del prestito interbibliotecario.

Nella sede centrale della Bayerische StaatsBibliothek, oltre ad una presentazione delle collezioni (che vanta numeri di unica eccellenza con 90.000 manoscritti antichi, 15.000 incunaboli e 130.000 cinquecentine) ed una visita agli spazi di lettura, tra i quali il settore emeroteca con 90.000 testate attive a scaffale aperto, i bibliotecari trevigiani hanno potuto accedere al cuore del Centro di digitalizzazione, un laboratorio informatizzato con le più avanzate tecnologie per la scannerizzazione e la conservazione a lungo termine del materiale librario. La Biblioteca nazionale bavarese ha iniziato dal 2007 un’opera di digitalizzazione dei libri non soggetti a copyright, incominciando con le prime edizioni a stampa del XVI secolo, fino ai libri contemporanei. Ha avviato un partenariato pubblico-privato con Google books che in pochi anni permetterà di rendere disponibile in formato digitale l'intero magazzino storico con oltre un milione di titoli. Le copie digitali sono via via rese disponibili attraverso il catalogo elettronico in Internet (OPAC) ad accesso libero a milioni di persone in tutto il mondo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

L'esperienza bavarese, grazie anche alla squisita ospitalità del Direttore Klaus Kempf è stata occasione di riflessione e stimolo per nuovi progetti per i partecipanti trevigiani, nell'imminenza dell'avvio di una nuova era anche per la Rete bibliotechetrevigiane con lo sbarco sul pianeta digitale. Nel mese di novembre verrà infatti attivato il nuovo portale TVB completamente pensato in un'ottica di interazione con utenti e lettori, premessa per l'avvio – grazie ai fondi del progetto europeo – della piattaforma per l'utilizzo ed il prestito del materiale digitale.

La biblioteca di Monaco di Baviera è uno degli esempi più interessanti a livello mondiale di quelle nuove frontiere che si aprono quando le conoscenze e i saperi che vengono dal passato si incontrano con le nuove tecnologie. Su questa scia intende avviarsi anche la Rete bibliotechetrevigiane dopo gli importanti passi compiuti negli ultimi anni con l'unificazione di oltre 100 biblioteche in un'unica piattaforma catalografica e gestionale.

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