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Cronaca Oderzo

Migranti in bicicletta e sfruttamento della prostituzione: il caso finisce in Prefettura

A chi appartengono le biciclette utilizzate dai migranti ospitati all'ex caserma Zanusso? Dopo l'interpellanza presentata dalla capogruppo Laura Damo, ci sono nuovi sviluppi sulla vicenda

ODERZO Da alcune settimane a questa parte ormai, una domanda continua a serpeggiare tra le vie di Oderzo: a chi appartengono le biciclette utilizzate da tantissimi profughi ospitati all'interno dell'ex caserma Zanusso?

A porre per prima l'interrogativo a livello istituzionale è stata la capogruppo delle liste civiche di minoranza Laura Damo che ha presentato un'interpellanza diretta al sindaco Maria Scardellato e al Prefetto di Treviso Laura Lega. Il problema più grande di questa vicenda sembra essere la possibile responsabilità penale nell'ipotesi in cui uno dei migranti opitergini rimanesse coinvolto in un incidente stradale a bordo di una di queste biciclette. Secondo il codice della strada infatti, in caso di incidente ciclistico il proprietario del mezzo avrebbe le stesse responsabilità del conducente. Proprio per questo motivo le istituzioni opitergine si sono mosse nelle scorse ore portando il caso in Prefettura per scoprire a chi appartengano quelle biciclette comparse all'ex Zanusso nelle scorse settimane. Dai gestori della cooperativa al momento non è arrivata nessuna risposta. Potrebbe trattarsi di un acquisto di loro spontanea volontà oppure di una donazione da parte di qualche sconosciuto benefattore. Sindaco e cittadini aspettano una risposta, nel frattempo i migranti continuano a pedalare.

Quella di Oderzo non sarebbe comunque l'unica problematica sollevata nelle scorse ore sulla questione migranti. Sembra infatti che nella vicina frazione di Lutrano (comune di Fontanelle) alcune richiedenti asilo, ospitate nel piccolo centro accoglienza della zona, siano state viste mentre tentavano di prostituirsi adescando alcuni residenti della zona. Immediato il sit-in di protesta organizzato dalla senatrice Paola De Pin (del movimento Riscossa Italia) per manifestare contro lo sfruttamento alla prostituzione di queste giovani straniere. La richiesta dei cittadini è unanime: stop ai migranti nei comuni dell'opitergino e dell'intera provincia trevigiana. Un'interpellanza simile a quella di Oderzo sarebbe pronta a partire nelle prossime ore da Lutrano in direzione Prefettura. Toccherà poi al prefetto Laura Lega esprimere una decisione definitiva sulla vicenda.

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