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Cronaca

Bilancio Gdf, il 22 per cento delle attività non emette gli scontrini

Le fiamme gialle in un anno hanno accertato nella Marca una media del 22% che non emette regolarmente ricevute e scontrini. Il bilancio del 2014

TREVISO Il 22 per cento delle attività economiche su 3mila controlli in provincia di Treviso irregolare sul rilascio di scontrini e ricevute fiscali. È il bilancio di un anno di accertamenti da parte del comando provinciale della guardia di finanza di Treviso che tirando le somme del 2014 evidenzia come buona parte degli esercizi non emettano regolarmente scontrini e ricevute, nonostante la Marca sia al di sotto della media nazionale (circa il 30 per cento in Italia e il 26 per cento a livello regionale).

EVASIONE FISCALE Per quanto riguarda il contrasto all’evasione fiscale, nel 2014 nella provincia di Treviso le fiamme gialle hanno effettuato 4.961 controlli denunciando 273 persone per frodi e reati fiscali, di cui sei in stato di arresto. Una particolare attenzione è stata dedicata all’evasione fiscale internazionale. Su questo fronte, l’azione di controllo ha permesso di individuare 12 casi di evasione fiscale internazionale. Le Fiamme Gialle trevigiane hanno scoperto 23 casi di frode, tra i quali spicca l’operazione “DREAM CAR”, condotta dalla Tenenza di Montebelluna nei confronti di un importatore di autovetture di pregio che, dal 2006 al 2011 ha commercializzato auto per quasi 60 milioni di euro senza aver presentato le dichiarazioni fiscali né aver effettuato i previsti versamenti d’imposta. La ditta verificata, attraverso un sofisticato meccanismo di frode basato su false autocertificazioni attestanti il regolare assolvimento degli obblighi fiscali, riusciva ad immatricolare in Italia autovetture di lusso (soprattutto Audi, BMW e Mercedes ma anche Ferrari, Jaguar, Lamborghini e Porsche) ed a rivenderle a prezzi particolarmente concorrenziali, proprio perché operante in totale evasione delle imposte. Le indagini, nonostante le difficoltà dettate dalla totale assenza di qualsiasi impianto e documentazione contabile, hanno permesso agli investigatori del Montello di constatare violazioni all’IVA per oltre 30 milioni di euro. Sul fronte dell’emersione delle attività economiche svolte totalmente “in nero” sono stati 66 gli evasori totali scoperti nella provincia di Treviso. Sono stati inoltre individuati 69 lavoratori completamente “in nero” e 249 irregolari, impiegati da 52 datori di lavoro. Nel 2014 sono stati sequestrati beni mobili, immobili, valuta e conti correnti per quasi 30 milioni di euro. In tale ambito spiccano le operazioni di servizio denominate “Collezione fatale” e “Titanium”. La prima condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria nei confronti delle aziende del noto Gruppo Compiano, nel cui ambito sono stati sequestrati svariati beni immobili e 329 mezzi tra auto e moto per un valore di circa 16 milioni di euro, equivalente alle imposte non versate al fisco. La seconda, condotta dalla Compagnia di Treviso che ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per un valore di oltre 3 milioni di euro, nei confronti di due imprenditori, indagati per reati tributari. Il contrasto al gioco illegale ha portato ad effettuare 46 interventi per l’accertamento di irregolarità di varia natura.

REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Quattro le persone denunciate e 210 gli interventi su erogazioni e finanziamenti comunitari e nazionali per un ammontare di 9 milioni di euro, all’esito dei quali sono state constatate indebite percezioni e richieste di fondi pubblici per oltre mezzo milione di euro. Sotto il profilo della responsabilità amministrativa, 7 soggetti sono stati segnalati alla Corte dei Conti per ipotesi di danni erariali pari a oltre 130 mila euro. Nell’ambito della spesa sanitaria il danno nel 2014 è stato di 8,5 milioni di euro, nell’ambito delle prestazioni agevolate di 10mila euro.

LOTTA ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA Sei gli accertamenti patrimoniali e 390mila euro i sequestri di patrimoni. 91 i responsabili di reati fallimentari individuati, cinque dei quali in stato di arresto; sei responsabili di reati bancari finanziari e societari di cui due in stato di arresto; due usurai. Dieci le denunce per riciclaggio. In questo campo, i Reparti del Comando Provinciale di Treviso hanno operato 6 accertamenti patrimoniali, orientati a far emergere posizioni di evidente sproporzione tra il tenore di vita e le fonti lecite di reddito dichiarate da soggetti indiziati e condannati per la commissione di gravi reati. Tali accertamenti hanno riguardato complessivamente 6 soggetti ed hanno permesso di giungere a proporre alla magistratura l’applicazione di provvedimenti di sequestro cautelativo, con riferimento a patrimoni, che complessivamente ammontano a quasi 390 mila euro. L’attività svolta riveste particolare importanza in aree come quella veneta, dove il peggioramento delle condizioni economiche, traducendosi in una generalizzata crisi di liquidità e, spesso, nell’insolvenza e nel fallimento di aziende, anche di consistenti dimensioni, potrebbe determinare la creazione di un ambiente particolarmente favorevole per l’infiltrazione di capitali e interessi illeciti, alla continua ricerca di mercati da raggiungere e attività da rilevare, anche per ripulire e reinvestire i proventi di diverse condotte criminali. In questo senso, il territorio del Veneto potrebbe presentarsi come un’area di indubbia attrattiva per gli interessi delinquenziali anche organizzati. Inoltre, il monitoraggio dei flussi finanziari presso l’aeroporto di Treviso ha permesso alle Fiamme Gialle di intercettare 32 illecite movimentazioni transfrontaliere di valuta trasportate al seguito dalle persone che entrano ed escono dal territorio nazionale per circa 370 mila euro. Anche al fenomeno della contraffazione, del falso “made in Italy” e della commercializzazione di prodotti che non rispecchiano i requisiti minimi di sicurezza è stata dedicata particolare attenzione. Sono stati oltre 140 mila i prodotti contraffatti sequestrati. All’esito di 40 interventi, i finanzieri hanno denunciato alla Procura della Repubblica 20 responsabili dediti alla contraffazione ed alla pirateria.

TRAFFICI ILLECITI Sul fronte della lotta al traffico illecito di droga, sono stati sequestrati circa 1,6 kg. di stupefacenti, con la denuncia di 16 responsabili, di cui 5 tratti in arresto.

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