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Cronaca Santa Lucia di Piave

Biotestamento: il sindaco Szumski racconta di come fece la 'eutanasia' ad un suo amico

Per molti si tratterebbe di eutanasia, ma il primo cittadino di Santa Lucia di Piave in realtà ha aiutato a morire un malato grave di 75 anni con una 'semplice' sedazione profonda

SANTA LUCIA DI PIAVE Avere solo tre giorni di vita e rischiare di morire a 75 anni tra sofferenze indicibili a causa di una grave patologia terminale. Una situazione insostenibile per molti, soprattutto per un caro amico di Riccardo Szumski, sindaco di Santa Lucia di Piave. Un tumore inguaribile che impediva persino all'uomo di comunicare, tanto che nel momento del bisogno è bastato un semplice sguardo di intesa per comunicare all'amico Szumski (che oltre sindaco è anche medico, ndr.) di procedere con una sedazione profonda.

Come riporta "il Gazzettino", l'uomo si è così addormentato dolcemente ed è poi morto naturalmente senza però avvertire alcun dolore. Tecnicamente non si tratta però di eutanasia come comunque molti ritengono, ma di una pratica medica comune che serve per alleviare le pene ai malati terminali nei loro ultimi giorni di vita. Nulla di illegale quindi, anche perchè avvenuto con il consenso della famiglia e dopo che in vita l'amico del sindaco di Santa Lucia di Piave aveva più volte manifestato questo desiderio nel caso si fosse trovato in condizioni tali da poter soffrire nelle sue ultime ore. Un caso avvenuto però circa un anno fa ma che oggi è più che mai attuale dopo l'approvazione del biotestamento avvenuta nei giorni scorsi, di cui Szumski è proprio uno dei maggiori sostenitori. 

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