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Cronaca Castelfranco Veneto

Lezioni in spogliatoio e bagni senza porte, Bisinella all'istituto agrario

La senatrice trevigiana Patrizia Bisinella in visita nella scuola di Castelfranco: "Ho riscontrato gravi carenze strutturali"

CASTELFRANCO VENETO – Aule ricavate nei corridoi, spogliatoi con le piastrelle trasformati in spazi per fare lezione come gli ex magazzini, bagni senza porte. E ancora: infiltrazioni in palestra e un laboratorio per la trasformazione di prodotti alimentari per cui la scuola ha già speso parecchie migliaia di euro per l’acquisto delle attrezzature, ancora senza allacciamento del gas. È la senatrice trevigiana della Lega Nord, Patrizia Bisinella, a denunciare le condizioni in cui verserebbe l’istituto agrario Sartor di Castelfranco Veneto dopo una visita effettuata lunedì mattina. Bisinella era stata invitata dalla preside Antonella Alban, che l’ha accompagnata insieme alla vicepreside Donata Sartor.

«Purtroppo ho riscontrato delle gravi carenze strutturali», afferma Bisinella. La primavera prossima l’istituto agrario Sartor, grazie alla vittoria del concorso nazionale dedicato ai professionali agrari dell’allievo Nicola Beltrame, ospiterà la finale del concorso, con studenti e professori che arriveranno da tutta Italia. «Questo non fa che confermare l’eccellenza della scuola della nostra città, che però stride con la condizione di spazi per studenti di discipline che stanno costituendo, in questo momento economico e produttivo molto difficile, opportunità di nuove prospettive occupazionali – dice ancora la senatrice Bisinella -. La preside stessa ha potuto constatare come la Provincia soffra una situazione di grave carenza di risorse per l’edilizia scolastica e purtroppo è effettivamente così: le province sono state lasciate con le loro competenze, ma completamente svuotate di fondi per farvi fronte e non riescono a dare risposta per servizi fondamentali come quello dell’istruzione pubblica.

Presenterò per prima cosa un’interrogazione in Senato per chiedere quando ci sarà il finanziamento del fondo previsto nel c.d. “Decreto del fare” per interventi strutturali di questo tipo, mentre nell’ambito della “Legge di stabilità” sarà mia cura promuovere una forte azione emendativa e propositiva allo scopo di garantire da parte dello Stato una distribuzione delle risorse più equa verso il nostro territorio, che tenga conto di queste necessità, come di altri settori essenziali, per rispondere alle esigenze dei nostri cittadini che tanto versano alle casse pubbliche in termini di tasse pagate. Regione, Provincia e Comune fanno la loro parte, ma occorre una netta inversione di tendenza da parte del governo rispetto all'azione assulutamente negativa che ha messo in campo finora».

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