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Cronaca San Zenone degli Ezzelini

San Zenone, blitz antibracconaggio della Polizia Provinciale

Constatato il reato di uccellagione all'interno di un fitto boschetto, tra le colline di San Zenone degli Ezzelini. Scoperta una rete tesa con due aste laterali di "canna" che nell'esito finale era resa invisibile agli sfortunati uccelli

SAN ZENONE DEGLI EZZELINI Ci sono voluti diversi mesi di appostamenti ed accertamenti ambientali per definire il puzzle di una rete ben definita di catture abusive di uccelli di diverse specie con esemplari che sul mercato clandestino possono raggiungere anche il valore di 300 euro. Il lavoro della Polizia Provinciale di Treviso è iniziato all'alba di lunedì mattina dopo aver messo in atto tutti gli accorgimenti tecnico-ambientali per non vanificare il lavoro di presa dei bracconieri, ma soprattutto da cani che attraverso l'abbaio, segnalassero la presenza degli agenti.

Constatato il reato di uccellagione all'interno di un fitto boschetto, tra le colline di San Zenone degli Ezzelini, dove si presentava una breccia di entrata molto discreta evidente segno non attribuibile ad animali selvatici e si scopriva una rete tesa con due aste laterali di "canna" che nell'esito finale era resa invisibile agli sfortunati uccelli; a terra si rinvenivano anche i resti di un uccello rapace. Eseguiti i rilievi e documentato il tutto, gli agenti ambientali hanno atteso l'arrivo del bracconiere, completato la perquisizione e rilevato la presenza di altri strumenti impiegati per evidenti azioni di bracconaggio. La Polizia Provinciale ha restituito la libertà a diversi uccelli e posto sotto sequestro penale tutte le attrezzature; l'operazione si è conclusa con la verbalizzazione della persona indagata e segnalata alla Procura della Repubblica di Treviso.

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