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Cronaca Gaiarine

Causa incidente con l'auto della madre e scappa, poi inventa rapina per crearsi un alibi

Il piano architettato da un 15enne è stato scoperto dai carabinieri di Sacile. Vittima del "pirata" una 28enne di Gaiarine, rimasta ferita. Il giovane sarà denunciato per simulazione di reato, procurato allarme, omissione di soccorso e guida senza patente

GAIARINE Simulazione di reato, procurato allarme, omissione di soccorso e guida senza patente. Questi i reati per cui è stato denunciato alla Procura per i minori un 15enne di Brugnera: il giovanissimo, dopo aver speronato con l'auto della madre (non assicurata) una automobilista trevigiana, si  è dileguato, senza prestare soccorso. Il "pirata", per crearsi una sorta di alibi, è arrivato a inventare e denunciare ai carabinieri una rapina in casa. Il piano dello studente è fallito miseramente: la sua messa in scena è stata scoperta dai militari della stazione e del nucleo radiomobile di Sacile.

LA RICOSTRUZIONE DELL'EPISODIO DEI CARABINIERI Alle ore 18:20 circa di ieri, mercoledì, è giunta una telefonata al 112 che segnalava un incidente stradale in Brugnera via Dal Mas tra un'Audi A1 condotta da S.G., 28enne di Gaiarine, e una Fiat Punto condotta da persona che con altri due occupanti, dopo l’impatto si è dileguato. Sul posto sono intervenuti i carabinieri dell'aliquota radiomobile di Sacile per i rilievi dal quale è emerso che il conducente dell’a Uno, giunto all’incrocio tra le vie Galilei e Dal Mas non ha dato la precedenza finendo contro l’Audi A1. La conducente, trasportata presso l’ospedale di Pordenone a bordo ambulanza, ha riportato lievi lesioni.

Alle 18:40 circa è giunta una telefonata al 112 che segnalava una rapina in un piccolo condominio (composto da 2 appartamenti) nel centro di Brugnera: due ignoti, dopo aver rotto il vetro della porta finestra di ingresso, sono penetrati all’interno dell’appartamento, colpendo con tre pugni il figlio minorenne dell’intestataria dell’abitazione, rovistavano nei cassetti da cui avrebbero rubato quanto non meglio saputo indicare, prendevano dal porta chiavi a muro nell’ingresso le chiavi dell’autovettura parcheggiata nel giardino retrostante (una Fiat Uno) e si dileguavano precipitosamente.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Fontanafredda ed i comandanti di Sacile, del Norm e dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Sacile che, conseguentemente alle prime risultanze emerse sulla scena del delitto, dal racconto del giovane, dalle sue condizioni di salute (non aveva lesioni compatibili con il drammatico racconto), dal fatto che era sorto che la Fiat Uno coinvolta nel sinistro stradale era di proprietà della madre del giovane, nutrivano fin da subito forti dubbi sulla veridicità della dinamica riscontrando invece che poteva trattarsi di un raggiro per giustificare il coinvolgimento del minore nell'incidente. Alle ore 29 circa il 15enne ed i genitori sono stati invitati presso la sede della Compagnia di Sacile per formalizzare la denuncia e per essere sentiti quali persone informate sui fatti.

Ore 21:00 circa lo studente, messo alle strette dagli investigatori che fin da subito non hanno creduto al suo racconto, ha confessato alla presenza della mamma di essersi inventato tutto. Nel dettaglio ha chiarito che nel pomeriggio, con due suoi amici (anch’essi minorenni) aveva preso la macchina della mamma per fare un giro, rimanendo coinvolto in un incidente stradale. Per paura i tre sono fuggiti subito senza preoccuparsi dell’altra autovettura e del suo conducente. Tornando a casa a piedi il 1aveva pensato di inscenare un “furto in abitazione” da parte di “ladri” che poi si allontanavano a bordo della macchina della mamma. Per rendere ancor più veritiera la sceneggiata aveva pensato di mettere a soqquadro la casa,  rompere il vetro della porta finestra e poi dare l’allarme.

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