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Cadavere nel torrente Carron: sarà identificato attraverso i denti

Nominati medico legale e odontoiatri forensi per l’identificazione del corpo rinvenuto lo scorso 26 luglio tra i comuni di Cappella Maggiore e Fregona. Il cadavere è rimasto troppo tempo in acqua

Il cadavere ritrovato martedì 26 luglio nelle acque del torrente Carron, al confine tra i Comuni di Cappella Maggiore e Fregona, è rimasto per molti giorni in acqua fermandosi sopra il nastro trasportatore del sistema di filtraggio dei detriti. Lo stato di decomposizione della salma non permette un riconoscimento visivo. La Procura di Treviso ne ha quindi disposto il trasferimento presso l’obitorio dell’ospedale di Vittorio Veneto per un primo esame esterno. Oltre al medico legale, che eseguirà l’autopsia giudiziaria, sono stati nominati il 30 luglio due odontoiatri forensi per la raccolta dei dati dentali che, insieme al Dna, saranno fondamentali per l'identificazione. 

L'autopsia orale e l'odontologia forense è particolarmente indicata per lo stato del corpo, essendo i denti molto resistenti alla decomposizione e altamente individualizzanti. Questo consentirà alle autorità di restringere il campo di indagine attraverso la selezione mirata delle persone scomparse, fino all’accertamento definitivo dell’identità attraverso la corrispondenza dei dati. Gli odontoiatri forensi generalmente eseguono un’ispezione delle mascelle associata a numerosi rilievi tra cui quello radiologico, e successivamente analizzano i dati raccolti per definire un profilo. Il cadavere al momento del ritrovamento indossava una t-shirt in cotone di colore blu con scritte bianche nella zona del torace, una canotta in cotone di colore chiaro, bermuda di colore grigio/blu, cintura con fibbia, calzini ginnici di colore bianco, scarpe ginniche marca Nike di colore nero.

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