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Cronaca Caerano di San Marco

Velivolo precipitato a Caerano, il pilota aveva avuto un infarto alcuni mesi fa

La Procura di Treviso prosegue negli accertamenti sulla tragedia dello scorso 16 maggio, in cui morirono Mario Ceccato, 70 anni, e Juri Bortoli, il 47enne di Pederobba che si trovava a bordo del velivolo

Mario Ceccato, il 70enne di Pederobba che si trovava alla guida dell'ultraleggero precipitato contro una casa a Caerano San Marco lo scorso 16 maggio, aveva avuto un infarto qualche mese prima della sciagura costata la vita a lui e a Juri Bortoli, il 47enne che quella sera si trovava a bordo del velivolo.

Ora il sostituto procuratore Davide Romanelli, il magistrato che sta coordinando le indagini sulla sciagura, vuole sapere se le condizioni di Ceccato fossero tali da consentirgli di volare e soprattutto se il disastro aereo non sia stato provocato da un secondo arresto cardiaco avvenuto proprio mentre il 70enne era ai comandi dell'aereo. Per questa ragione il pubblico ministero trevigiano ha iscritto nel registro degli indagati il 64enne Stefano Semenzin, il medico montebellunese che aveva firmato l'idoneità al volo di Mario Ceccato dopo l'infarto.

Ieri sera, lunedì, sul corpo dell'uomo, che aveva autocostruito l'ultraleggero,è stata effettuata l'autopsia, eseguita da Antonello Cirnelli e Cosimo Perrone. A causa delle lesioni provocate dalla schianto non è stato possibile accertare se sul cuore di Ceccato vi fossero le tracce di un infarto. Il muscolo cardiaco è stato quindi completamente asportato per essere sottoposto ad esami più approfonditi, che arriveranno in Procura non prima di 90 giorni.

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